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Immagine del redattoreJacopo Greppi

Lombardia: 4 canzoni che fanno capolino dalla nebbia - Top of the Shots

Con oltre 10 milioni di abitanti, la Lombardia è la regione più popolata di Italia, ed una delle zone con più alta densità abitativa in Europa. Attirate dalle possibilità economiche, dalle università, da un mondo che sembra non smettere un secondo di evolversi, dalle prospettive e dalle necessità, le persone convergono in questa terra, che alle sue luminose promesse accompagna fredde carezze fatte di nebbia e cemento.

È impossibile parlare di Lombardia senza menzionarne il gelido cuore pulsante: Milano viene metaforicamente nominata "città infinita" perché non smette mai di crescere. Il capoluogo è la principale ragione dei flussi immigratori nella regione, perché gli ingranaggi della sua crescita che non si fermano mai danno vita a quella che in Italia sembra una realtà parallela.

Chi ci è nato raramente se ne va, perché fuori le cose sono così diverse da essere quasi difficili da immaginare. Chi la vede da fuori, invece, tende ad averne opinioni polarizzate: c'è chi la vive come un sogno distante, una meta ideale da raggiungere una volta sconfitti i prezzi proibitivi degli affitti; c'è chi, d'altra parte, la odia ed odia tutto ciò che Milano rappresenta. Che ci piaccia o no, tuttavia, chiunque viva nel raggio di azione della metropoli non può sottrarsi alla sua attrazione, che come quella di un magnete, o di un buco nero, attira a sé tutte le realtà circostanti per inglobarle all'interno del suo sistema. Proprio a Milano è dedicata la prima canzone che vi proponiamo: "Amo Milano" di Dargen D'Amico racconta il rapporto del cantautore con la città e ne descrive gli aspetti con lucidità e carica emotiva.

Fuori da Milano la Lombardia appare intorpidita e dormiente, nelle pianure della Brianza verde di prati e grigia di industrie, ma sotto alle coperte di nebbia non si dorme affatto: ad ogni incrocio o angolo di strada nasce una realtà produttiva differente ed ogni periferia ha le sue infinite storie. Questo treno di produttività sembra avere una vita propria e nella sua corsa sa essere spietato ed impersonale nei confronti di quelli che, per costrizione o scelta, sono i passeggeri. Nel prossimo pezzo che vi proponiamo, i Mercanti di Liquore definiscono la "Lombardia" una "ripida pianura" e raccontano la difficoltà ed il senso di inadeguatezza che spesso fanno parte di chi la vive e deve imparare a scalarla per amarne le infinite bellezze.

Non si può, tuttavia, parlare solo di città ed industrie: tra boschi, laghi, verdi pianure e montagne la Lombardia sa anche ricordare il suo passato selvatico.

Le bellezze naturali della zona sono indiscutibili ed indiscutibilmente godibili, ma non senza qualche difficoltà: con una media di 1162nm di piovosità annuale, la regione è una delle più piovose d'Italia, e ogni tanto pare che il grigio del cielo coli sul paesaggio e lo macchi permanentemente dei suoi aspetti uggiosi. Tra l'umido e la fredda pioggerella, capita che il sole si dimentichi di mostrarsi per lunghi periodi di tempo, e chi non è già meteoropatico rapidamente lo diventa. Di questo fenomeno parla una band che la Lombardia e le sue zone più piovose le conosce molto bene: i Vintage Violence scrivono in "Metereopatia" tutta l'insofferenza verso questa realtà caratteristica di un luogo dove, purtroppo, questo sole non splende da un po'.

Come ci si aspetta da una zona così popolosa e soggetta ad una convergenza di persone diversificate, la Lombardia è una regione che all'interno delle proprie parentesi graffe contiene decine di migliaia di facce e realtà, tante che viene quasi difficile parlarne come un unico universo. Fare un riassunto di ciò che la realtà lombarda rappresenta non è cosa scontata, ma con un'aspra ed intelligente vena satirica i The Pax Side of the Moon sono riusciti a farlo in modo efficace: "Lombardia (dicon tutti che sei mia)", con le sue ironiche metafore, è una finestrella dalla quale si gode di un'ampia visuale su tutta la regione e se ne possono cogliere moltissimi particolari.

La Lombardia si fa amare e si fa odiare con estrema facilità. Ogni tanto appare essere la faccia triste di chi era ad un passo dal traguardo e non ce l'ha fatta, ogni tanto fa semplicemente venir voglia di scappare via. Eppure poi, quando si è lontani, se ne ha nostalgia. Si sente una mancanza per qualcosa che può risultare difficile da definire ma che universalmente esiste, e chi vive la Lombardia se lo porta sempre dietro e difficilmente se ne libera, quasi fosse l'umido nei muri delle case.




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