"Ci sono città dove si vive di corsa, in torri di cristallo oppure sotto terra. C’è una linea sottile che separa successo e felicità, ma spesso la rincorsa verso queste non si muove sugli stessi binari del metrò e viaggia in direzioni opposte."
Il Paese, la città o la via in cui nasciamo determinano in modo importante la qualità della nostra vita futura, cosa non diventeremo e cosa non faremo: è un dato di fatto empiricamente comprovato. Ciò potrebbe voler dire che non siamo tutti uguali davanti al tribunale del destino e che quindi alcuni di noi potrebbero godere di notevoli vantaggi all'inizio di questa avventura chiamata vita. Per questo motivo l'umanità si è ritrovata a migrare anche tra diversi continenti da sempre, fin da quando la ruota era un'idea geometrica con qualche spigolo di troppo.
Il lato negativo delle migrazioni che ancora oggi caratterizzano le tappe della nostra vita sono gli addii. Partire significa quasi sempre lasciare qualcosa, qualcuno, a cui tenevamo e di cui dovremo fare a meno - per il nostro bene. Decidere se quel qualcosa/qualcuno sia un motivo valido per restare anzichè partire è a dir poco complicato. Lo sa bene Rugo, che ammette "Ma io non lo so se mai ci verrò a vivere sotto terra", nella sua "Giada un po'" che vi facciamo ascoltare in anteprima oggi. Andare a vivere a Milano è diventato un prevedibile plot-twist nella vita di ogni italiano già da diverse decine di anni. Una città che Rugo immagina come un formicaio i cui abitanti vivono sottoterra, senza mai vedere il sole se non attraverso i cristalli dei grattacieli del suo skyline. E ha ragione: la maggior parte della quotidianità di un milanese è vissuta sottoterra, in metro, e quando alla fine del giorno ne esce per tornare a casa, l'unica traccia di sole filtra attraverso i vetri pulitissimi di qualche luccicante palazzo qua e la.
"Quella non è mica vita, è guerra"
Il qualcuno a cui Rugo ha dovuto dire addio è una ragazza speciale, di cui non capisce le scelte, ma le accetta, a malincuore. Ha detto addio a lui, al cane, alle cene. Se sarà stata una scelta lungimirante lo scoprirà solo tra diverso tempo, nell'attesa non gli - e ci - resta di godersi la sua musica, fedele compagna di vita che non ci abbandonerà mai.
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