"Piccoli Stralci di Esistenza" è l'EP d'esordio degli Euphonia, giovane ed interessantissimo gruppo del panorama musicale indipendente torinese, uscito lo scorso 24 settembre.
Dopo aver pubblicato due singoli in inglese, gli Euphonia sono tornati sulle scene con il loro primo lavoro interamente in italiano. "Piccoli Stralci Di Esistenza" è un album che ha mosso i primi passi nel lontano 2020, durante la quarantena, ma che si è sviluppato e concretizzato solo tra il 2023 e il 2024, tra Bologna, Vienna e Palazzo Nuovo, Torino.
Da un punto di vista musicale, questo EP si muove tra i Radiohead e Iosonouncane, con forti richiami all'indie rock, all'elettronica e al panorama indie e alternativo italiano.
Per quello che riguarda l'artwork del disco, invece, gli Euphonia sembrano essersi ispirati ai quadri di Picasso e a Basquiat, più specificatamente all'opera "Bird on Monday" dell'artista statunitense, nota ai più perché utilizzata come copertina per il disco degli Strokes "The new abnormal" del 2020.
L'EP si apre con "Piccoli Stralci di Esistenza (Intro)", pezzo introdotto da una serie di synth alieni che trascinano l'ascoltatore in una dimensione straniante in cui, improvvisamente, irrompe un testo recitato e accompagnato solo da una chitarrina e qualche synth. La voce recitante, pian piano, viene seguita da un crescendo musicale e da un coro che tocca il suo apice, esplodendo in un muro di suoni, nella meravigliosa parte finale strumentale. Infine, come se fosse un cerchio, il brano si chiude con i synth alieni iniziali e con la voce recitante modificata, quasi irriconoscibile, che ripete come un mantra "Piccoli stralci di esistenza".
Segue "Superficiale" traccia che, al primo ascolto, musicalmente mi ha ricordato sia i Radiohead che i Muse di Origin Of Symmetry. In questa canzone, la voce mostra tutta la sua potenza e si sposa alla perfezione con il sound travolgente, in cui spicca una meravigliosa chitarra. Molto interessante il ponte dove, il sound alla Muse e Radiohead, si sposta in secondo piano per lasciare spazio ad un momento più synth-pop che, onestamente, mi ha ricordato I Cani di Glamour e la new wave anni '80 inglese.
Per quello che riguarda il testo, "Superficiale" è una sorta di invito a lasciare perdere le apparenze e ricercare, soprattutto in una relazione sentimentale, l'amore vero e viscerale, ossia quell'essenza che, va oltre alla superficie, e una volta raggiunta rende questo sentimento ancor più vero e forte.
La terza traccia dell'EP è "Senza Voce". Introdotta da un crescendo di synth che accompagna, insieme alla chitarra e al coro, la voce, questa canzone parla a coloro che hanno paura di essere loro stessi, di mostrare il mondo che hanno dentro, per timore di essere giudicati, sentirsi inadeguati e considerati sbagliati. Da un punto di vista musicale, "Senza Voce" è un'esplosione di synth, assoli di chitarra e batteria che rendono questa canzone la traccia con il sound più accattivante, a parer mio, dell'intero lavoro.
"Sguardi Persi" è il brano dalle atmosfere più intime di "Piccoli Stralci Di Esistenza". Accompagnata da una chitarra acustica, da dei synth e una batteria delicatissimi, da alcune note di piano e da una chitarra struggente, questo pezzo narra alla perfezione le difficoltà comunicative che caratterizzano il rapporto genitori - figli. Infatti, il testo, una lettera aperta ad un padre, descrive tutte quelle situazioni, condite da sguardi persi, in cui i genitori non riescono, per paura o perché non abituati, ad esprimere, comunicare le proprie emozioni davanti ai loro figli.
L'Ep si chiude con "Odio gli Indifferenti", una sorta di marcia di protesta, rock ed elettronica, dedicata a tutte quelle persone che odiano chi sta sempre in silenzio davanti alle ingiutizie. Questo brano è un vero e proprio inno rivolto a coloro che non hanno paura di schierarsi, scendere in piazza, coloro che subiscono le ingiustizie e coloro che non si girano davanti alle ingiustizie ma anzi, per dovere civico e morale, protestano, scendono per le strade utilizzando come arma la loro voce perché solo uniti ci si può far valere, soprattutto in un periodo storico come questo.
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