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"Realtà aumentata" è il grande ritorno dei Subsonica - Recensione

Dopo cinque anni i Subsonica tornano con il loro decimo album “Realtà aumentata”.

La band dopo alcuni conflitti interni ha deciso di riunirsi con l’intento di esprimere se stessi e la loro visione del mondo in un album che come racconta il frontman Samuel Romano durante la conferenza stampa, sarà destinato ad essere uno tra gli album migliori della band.


"Realtà Aumentata" è un viaggio intrigante che cattura al meglio le sfumature della realtà contemporanea. Il disco, anticipato dai singoli "Pugno di Sabbia", "Mattino di Luce" e "Adagio", si distingue per la sua capacità di assorbire e riflettere la complessità del mondo che ci circonda.


“I subsonica hanno ritrovato la necessità, l’urgenza di riunirsi per fare della musica, ma allo stesso tempo abbiamo ritrovato il piacere di fare questo lavoro insieme”

Le tracce dell'album esplorano temi complessi, tra relazioni tossiche, equilibri instabili, questioni sociali e ambientali. "Realtà Aumentata" sembra spingersi oltre la superficie delle esperienze quotidiane, esplorando la connessione tra il tangibile e l'astratto così come testimoniano titolo e copertina, opera del designer Marino Capitanio, che offre una suggestiva metafora di espansione oltre i confini dell'immaginazione, rappresentando l'equilibrio tra il familiare e l'ignoto.




“Realta aumentata” è un disco di undici tracce che descrive perfettamente le fragilità del nostro presente segnato da guerre, effetti climatici estremi, chiusura mentale, nostalgie di un passato oscuro, disuguaglianze, aggressività, sofferenza e speranza per un futuro migliore.

La band ha abbracciato il processo creativo in modo audace, come dimostrato dalla decisione di affrontare la colonna sonora del film "Adagio" di Stefano Sollima, prima della composizione delle canzoni, un approccio che ha permesso loro di esplorare liberamente gli strumenti e di sfuggire alla frenesia comune alla scrittura di canzoni.


“Non abbiamo avuto paura a lasciarci andare. Anche il fatto di aver affrontato una colonna sonora prima della scrittura delle canzoni ci ha lasciato molto liberi di fronte ai nostri strumenti e soprattutto liberi da quella frenesia di andare subito a fuoco quando scrivi una canzone. Abbiamo scelto di nuovo di isolarci, per mezzo di meccanismi ludici, giocosi, come l’urlo di Boosta in “Pugno di sabbia” con l’intento di dar fastidio”

E’ un album che non nasce con l’intento di vedere i propri singoli in classifica, ma con la volontà di mostrare un nuovo punto di vista sulle cose, un nuovo traguardo di una band che dopo 30 anni non rinuncia ai suoi punti di forza, ma che allo stesso tempo mostra una nuova parte di sé.


“Per avere la presunzione di presentare un album che non cerca il singolo a tutti costi, abbiamo dovuto fare un album costruendo delle scritture solide. E' stato un percorso che ti tiene incollato dall’inizio alla fine, grazie ad una solidità di scrittura sulla quale poi abbiamo inserito tutti gli altri elementi che via via ci stavano affascinando in quel momento”

"Realtà aumentata" risulta essere un album identitario, perché ci sono tutti i marchi distintivi dei Subsonica come il ritmo, il suono, le parole, elementi che li hanno resi negli anni sempre più riconoscibili, ma allo stesso tempo è perfettamente calato in una forma espressiva del tutto nuova. Un disco che promette di tener incollati gli ascoltatori dall'inizio alla fine, preparando il terreno per il ritorno live dei Subsonica nei principali palazzetti italiani con il tanto atteso "SUBSONICA 2024 TOUR" che avrà luogo il prossimo aprile.



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