L'emergenza sanitaria Covid-19 in cui siamo stati tutti coinvolti negli ultimi mesi è diventata inevitabilmente anche un'emergenza economica e sociale che ha colpito tutti i settori economici ed ha aperto un forte dibattito a livello locale, europeo e mondiale. Uno dei settori più colpiti a livello economico è stato sicuramente quello culturale e creativo. Già da metà febbraio sono iniziati ad essere cancellati molti eventi dal vivo, spettacoli teatrali, concerti, mostre ed eventi che avrebbero previsto un gran numero di persone giustamente a difesa della sanità pubblica. Per lo stesso motivo non si prevede una riapertura a breve termine, ed è ovviamente difficile programmare il futuro essendo uno degli ultimi settori che riuscirà a ripartire in sicurezza e a pieno regime. Nasce oggi La Musica Che Gira: un coordinamento composto da lavoratori, artisti, imprenditori e professionisti della musica e dello spettacolo che hanno deciso di fare rete per affrontare questa emergenza insieme e non lasciare indietro nessuno, affinché anche questo settore venga tutelato in questo duro periodo di attesa.
Il collettivo ha realizzato un documento programmatico rivolto al Governo e ai Ministeri competenti, per stimolare un`azione immediata, urgente e necessaria, innescando una reale cooperazione tra tutti i protagonisti di una filiera, per sua natura molto complessa, i tecnici del nostro settore, istituzioni e task force.
I contenuti del programma in breve:
1) Garantire a tutti l`accesso alle tutele sociali
2) Maggiore supporto alle attività imprenditoriali del settore “musica dal vivo” quali club e organizzazioni di eventi
3)Stimolare una riforma definitiva del settore e una ripresa con nuove logiche della produzione e del consumo culturale.
4) Fornire ed incentivare finanziamenti e investimenti Green su innovazione e tecnologia
Per leggere il documento intero, aderire e sottoscrivere basta andare sul sito www.lamusicachegira.it.
"Siamo consapevoli che senza un’azione immediata, le conseguenze negative di questa crisi produrranno un’onda lunga che ricadrà sull’economia futura del settore, sul PIL e sulla capacità del Paese di produrre valore anche in termini socio-culturali.
ll Settore Musica, che è parte dei Settori Culturali e Creativi, già da tempo vive per lo più di forza lavoro costituita da piccoli imprenditori, liberi professionisti e lavoratori a intermittenza, molti dei quali lottano già da prima della crisi per la sussistenza, sormontati da un carico fiscale sproporzionato al valore aggiunto che danno al paese in termini anche solo di indotto diretto"
Siamo la musica che gira nelle vostre cuffie e sui palchi. Siamo un motore che deve continuare a girare. Siamo la musica che ha deciso di voltare pagina.
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