Finalmente ci siamo: dopo un lungo percorso fatto di selezioni, ascolti e serate dal vivo, la XXXV edizione del Festival Musicultura si appresta ora ad entrare nella sua fase conclusiva. Come da tradizione sarà la cornice dello Sferisterio di Macerata ad ospitare, il 21 e il 22 giugno, le due serate finali del concorso dedicato ai nuovi volti (e alle nuove penne) della canzone popolare e d’autore italiana.
Partendo da un numero di 1187 iscritti (un record assoluto, da quando il concorso ha preso il via nel 1990), la direzione artistica di Musicultura ha inizialmente selezionato una rosa di 60 proposte artistiche, chiamate a presentarsi alle audizioni dal vivo che ad inizio marzo hanno illuminato il teatro Lauro Rossi di Macerata. Poi, sulla base di quanto visto e ascoltato sul palco, la commissione guidata da Ezio Nannipieri ha stilato la lista dei 18 finalisti, che nuovamente si sono esibiti con il proprio brano davanti al pubblico del Teatro Persiani di Recanati. Quindi, il Comitato Artistico di Garanzia (composto da nomi di spicco della scena musicale, cantautorale e letteraria italiana) si è occupato di designare gli otto vincitori del concorso, i cui nomi sono stati ufficialmente resi noti durante la conferenza stampa del 5 giugno; per l'occasione, Rai Radio1 ha organizzato un concerto che si è tenuto la sera stessa nella Sala A di Via Asiago, a Roma, durante il quale il pubblico ha potuto conoscere ancora meglio gli artisti selezionati. Sarà poi il voto degli spettatori, nel corso delle due serate finali, a decretare il vincitore assoluto di Musicultura 2024.
A contendersi il titolo saranno otto progetti che già si presentano molto definiti stilisticamente, e che differiscono tra loro per provenienza geografica, genere e sonorità di riferimento, esperienze maturate e percorso artistico.
Il primo degli artisti selezionati per le fasi finali del concorso è il modicano Nico Arezzo che, fresco di pubblicazione del suo album d’esordio (che abbiamo recensito qui), si presenta sul palco dello Sferisterio con un brano scritto in dialetto siciliano: "Nicareddu", eseguita voce e chitarra in un’esibizione dal forte impatto emotivo, risuona come un’ammaliante leggenda contemporanea che si serve del dialetto e di immagini poetiche – il vento che porta consiglio, il mare che sa ascoltare, un bambino alle prese con il diventare grande – per raccontare di una connessione inscindibile con le origini e con la propria terra.
"Comu u vìento ca mi ricìa: Pigghia u focu e tenatillu ppi ttia U nicareddu u pusau rintra u mari U talìa, u talìa Dòrmiri"
Si resta in Sicilia con Anna Castiglia, catanese adottata prima da Torino e poi da Milano, che poche settimane dopo aver calcato il palco del Primo Maggio di Roma approda alle finali di Musicultura con "Ghali": nel brano, la cantautrice dà prova di una scrittura fresca e "responsabile" (come l’ha definita lei stessa durante il concerto dei vincitori tenutosi a Roma) cantando, in un excursus frenetico e sarcastico di luoghi comuni e opinioni da bar, della goffa – ma fin troppo comune – tendenza con cui continuamente ci inventiamo dei nuovi nemici a cui addossare le colpe di tutto quello che non va.
"Sono una vittima eclettica E non escludo la politica, la musica Assoggettata dagli errori della fisica Vivo passivamente la mia attività"
Pugliese trapiantato a Bologna, De.Stradis si allontana temporaneamente dal ruolo di frontman dei Westfalia (con cui nel 2021 aveva partecipato a X-Factor) per presentarsi qui in una nuova veste, che lo vede affrontare il palco di Musicultura da solista e con il suo primo progetto in italiano. In "Quadri d’autore", Vincenzo prende le mosse da riferimenti internazionali (che vanno da Moses Sumney a James Blake) per abbracciare sonorità che uniscono la canzone d’autore al mondo del soul-jazz e dell’R&B; il risultato è una canzone che, definita da una scrittura dalle tinte oniriche, racconta di una relazione tra due persone che continua a lasciare tracce pur dopo essersi conclusa.
"Perché i quadri non cambiano autore I miei occhi hanno la tua firma Li ritrovo ad osservare la realtà senza te che aiuti sempre a unirla"
Nyco Ferrari arriva da Milano con la sua "Sono fatto così" (opening-track dell’omonimo album d’esordio, pubblicato nel 2023), che sin dal titolo si propone come un manifesto identitario e che per tutto il suo svolgimento mantiene la carica comunicativa di una risoluta dichiarazione d’intenti. Unendo elementi dal forte richiamo arabeggiante ad atmosfere da clubbing, Nyco propone un’esibizione energica e movimentata in cui sembra interessato a collocare uno di fianco all’altro i tasselli che definiscono sé stesso, la sua musica e le cose che lo fanno stare bene.
"Non ti ho mai detto chi sono, cosa giustifica il suono che faccio Non ci ho mai messo la faccia Forse credevo non fosse abbastanza"
I bpm rimangono alti anche in "Va tutto bene", brano con cui Bianca Frau sale sul palco del Festival: partita da Sassari e stabilitasi a Bruxelles per studiare canto jazz, la cantautrice sceglie sonorità elettroniche e condensa stimoli internazionali per liberarsi dalle pressioni della società contemporanea. Incastrati dentro un ritmo incessante e vorticoso, i versi si soffermano sulla consuetudine che accomuna tutti ad affidarsi a superficiali convenevoli per rispondere ai "come va?", per paura del giudizio esterno o per timore di pesare sugli altri con i propri problemi. E a tal proposito si chiede, in modo ripetitivo e quasi ipnotico: "pensi che sia normale?".
"Cosa conosci di me? Siamo niente agli occhi della gente. Che cosa pensi di me? È la solita illusione, un gioco della mente"
Helle, bolognese classe ’94, conquista la finalissima di Musicultura dopo aver pubblicato tre album, ricevuto importanti riconoscimenti (tra cui, nel 2021, il Premio Lunezia Nuove proposte – New mood e un premio speciale assegnato da MEI Meeting delle Etichette Indipendenti) e dato alle stampe una raccolta di poesie. E proprio dall'arte poetica la cantautrice sembra attingere a piene mani in "Lisou", dove immagini delicate e ispirate ci conducono in punta di piedi dentro ad un ricordo lontano e soffuso.
"Io non sarò mai stanca di aspettar di vederti Ed in queste stazioni Cercarti su treni deserti Con un orecchio sulla porta e nessun passo sulle scale"
Il livornese Eugenio Sournia, chiusa l’esperienza con la band Siberia (con cui ha pubblicato tre album e suonato in apertura ad artisti di rilevanza nazionale e internazionale), ha pubblicato nel 2023 l’omonimo EP con cui ha dato il via al suo progetto solista. Proprio dal suo lavoro d’esordio è estratta "Il cielo" (di cui vi avevamo proposto qui la versione dal vivo realizzata per Il salotto della Muzic Italien), riflessione densa ed esistenzialista in cui l’ex frontman sembra aver assimilato la lezione di cantautori come Francesco Bianconi e Vasco Brondi e aver individuato nella forma-canzone un modo per nobilitare anche le esperienze di dolore e fragilità.
"Quello che mi addolora È quando non mi sento in armonia È soprattutto lo sprecare il tempo L’amore, la bellezza"
A chiudere il gruppo sono i valtellinesi The Snookers che, con la loro formazione in duo, sono l’unico gruppo arrivato fino alla fase finale del concorso. Dopo un primo periodo che li ha visti scrivere in inglese (complici gli ascolti di riferimento dei due), Anita e Federico hanno avvertito l’esigenza di comunicare in modo più diretto e senza filtri, e hanno deciso così di cimentarsi con l'italiano e con il fare musica nella loro lingua madre. Il brano con cui concorrono a Musicultura, estratto dal loro primo album "L’universo si arrende a chi è calmo", si intitola "Guai" ed è un incitamento ad affrontare le difficoltà con equilibrio e lucidità, senza però lasciare che la calma si trasformi in passività.
"E anche se è scomodo non faccio storie Non sono al mondo per tirare forte Contro pareti altrui"
Al progetto che si aggiudicherà il primo posto nel concorso spetteranno, oltre al titolo di vincitore assoluto, anche i 20.000€ del Premio Banca Macerata che, come affermato dal conduttore John Vignola in occasione del concerto dei vincitori, rappresenta un vero e proprio "investimento sull’arte". Così Musicultura si impegna, oltre che a promuovere, dare spazio e valorizzare i nuovi autori ed interpreti della canzone popolare e d’autore, anche a supportarli concretamente nel loro progetto. Oltre al premio principale, gli otto giovani artisti si contenderanno anche altri importanti riconoscimenti, come la Targa della critica dal valore di 3000€ (intitolata a Piero Cesanelli, ideatore di Musicultura) e i 2000€ del Premio PMI (assegnato dall’associazione Produttori Musicali Indipendenti e destinato al miglior progetto discografico). A testimonianza dello stretto legame che il Festival ha saputo instaurare negli anni con le realtà culturali e sociali del territorio, sul palco dello Sferisterio saranno anche assegnati il Premio delle Università di Macerata e di Camerino per il miglior testo (2000€) e il Premio "La casa in riva al mare" (2000€), attribuito da una giuria composta dai detenuti della Casa di reclusione di Ancona Barcaglione.
A condividere il palco con gli otto protagonisti e ad impreziosire i momenti tra un'esibizione e l'altra, saranno anche alcuni ospiti illustri che arricchiranno il programma di entrambe le serate: l’appuntamento del 21 giugno vedrà la partecipazione di Diodato, Serena Brancale, Filippo Graziani e del chitarrista polacco Marcin; il 22 giugno, invece, per il pubblico dello Sferisterio si esibiranno Enzo Avitabile (a cui sarà anche conferita l’Onoreficenza per Alti Meriti Artistici dalle Università di Macerata e di Camerino), Nada, Carlotta Proietti e il comico Alessandro Bianchi.
Quello che si preannuncia, insomma, è un appuntamento da non perdere: le due finalissime, condotte da Carolina Di Domenico e Paola Turci, si potranno seguire in diretta e in differita sui canali del Festival e della Rai e saranno accompagnate da una programmazione dedicata da parte di Rai Radio1; inoltre, Rai2 realizzerà uno speciale delle due serate che vedrà la firma di Matteo Catalano (con la collaborazione di Caterina Catalano) e la regia di Duccio Forzano e che andrà in onda il 5 luglio, con lo scopo di raccontare lo spettacolo che accenderà la splendida cornice dello Sferisterio.
Comments