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"Muschio"è il nuovo ep di Atarde: cinque tracce da gennaio ad oggi dal ritmo fresco ed estivo

Atarde, nome d’arte del cantautore Leonardo Celsi, classe 2001, è tornato venerdì 28 giugno con il suo nuovo EP "MUSCHIO" per Pezzi Dischi/Island Records.

Il progetto è composto da cinque tracce ovvero "muschio", "Palloncini",  "ALBA ADRIATICA", "Luglio" e "dubbi anthem" che sono uscite nel corso dei mesi a partire da Gennaio. 

L'artista ha visto il suo debutto nel 2021 con il disco "Difetti di forma", che ci aveva ampiamente raccontato in questa intervista sul nostro sito. Adesso Atarde si è risvegliato in estate portando un po' di freschezza con dei brani prettamente estivi, simili ma allo stesso tempo lontani dai pezzi dello scorso disco che seguivano una linea più autunnale e invernale sulle basi LO-FI che lo caratterizzano.



Ciao Atarde e bentornato su IndieVision! Il tuo nuovo ep "muschio" è uscito canzone per canzone, una al mese. Come hai vissuto questo processo di rilascio graduale? Hai percepito delle differenze rispetto al pubblicare un intero album tutto in una volta?

Ciaooo e grazie!

Il fatto di pubblicare un pezzo alla volta era una strategia un po' per prendere tempo e un po' per valorizzare meglio ciascun pezzo. Da un certo punto di vista devo dire che ha funzionato, anche se mi ha reso molto teso perché avevo l'impressione che le persone si interessassero via via sempre meno.

 

Il titolo dell'EP "muschio" è molto evocativo. Perché hai scelto questo titolo e cosa rappresenta per te?

"muschio" è il titolo del primo e più importante brano dell’ep, su cui si fonda il concept e tutto l'immaginario creato con e soprattutto dal Massimo Dubbini (@eccetera), che ha curato completamente l’immagine del progetto. La frase centrale del brano su cui abbiamo basato l’intera comunicazione è stata “incontrami dovunque, sono come il muschio” e infatti su copertina e social abbiamo usato la mia immagine in modi sempre diversi ma con insistenza e “affollamento”: tanti me, ovunque.

 

Le tue canzoni spesso riflettono un immaginario polifonico, sfocato e nostalgico. Come riesci a bilanciare queste sensazioni con le sonorità contemporanee che caratterizzano la tua musica?

Io rimango sempre molto delicato e sfocato nel mio modo di cantare e di dire le cose. Il vestito intorno cambia a seconda delle scelte di produzione: in questo caso ho voluto dare un'impronta un po' più decisa e "pompata" alle canzoni.

 

La collaborazione con Yuzu ritorna anche in questo EP nella canzone "Palloncini" dopo averci collaborato già nel tuo primo lavoro in studio "difetti di forma". Da dove nasce l’idea di collaborare insieme anche per il secondo ep?

Yuzu è uno dei miei migliori amici. Inoltre volevo fare un disco con un impronta più elettronica del solito, e lui in questo momento è uno dei miei artisti preferiti in assoluto in quella scia. È venuto molto naturale e spero riaccada presto.

 

Come mai hai dedicato una canzone alla località marittima Alba Adriatica? Cosa ti lega a questo paese in particolare?

Il nome di quel comune è molto evocativo. Ci passo col treno 3/4 volte a settimana per andare da Ancona a Pescara, dove studio. Non sono mai sceso ad Alba Adriatica, ma me la sono sempre immaginata come una località balneare non particolarmente gettonata ma comunque piacevole d’estate. La canzone parla appunto dell’estate al mare e di treni, ecco perché Alba Adriatica.

 

In "Luglio" canti "Ho sprecato troppi luglio" e "Sto attraversando uno strano periodo dell'anno, che continua da un anno". Mi danno l’idea che ci siano dei rimpianti riguardo al passato, c’è qualcosa che effettivamente rimpiangi?

Rimpiango costantemente, niente di specifico ma lo faccio sempre. Penso spesso: perché sono stato tutto questo tempo a immaginare cosa avrei potuto fare di meglio mentre non facevo nulla? E mentre ci penso continuo a rimuginarci sopra e a continuare a non far nulla. È un circolo vizioso continuo, mannaggia a me.

 

Hai già calcato palchi importanti come quello del Concertone del Primo Maggio. Cosa significa per te esibirti dal vivo e come vivi la connessione con il tuo pubblico durante i concerti?

Mi sto abituando ai live, non mi sento ancora totalmente a casa. Ma in assoluto è la cosa che mi diverte di più fare perché ti permette di conoscere un sacco di persone e di viaggiare molto.

 

Una domanda per salutarci: hai qualche aneddoto particolare o divertente che riguarda la produzione o registrazione di muschio?

Per fare dei pezzi in linea con la mia idea, ho chiesto alla mia etichetta di fare sessione con okgiorgio. Siamo riusciti a fare una sessione con lui e Daniele Capoferri, abbiamo iniziato un pezzo che abbiamo continuato per circa 3/4 ore, quando mancavano circa 40 minuti dalla fine della sessione ho chiesto a ragazzi di iniziare una cosa da zero, e in pochissimo tempo abbiamo gettato le basi di quello che poi sarebbe diventato Luglio. Quei due sono fortissimi, è stata una corsa contro il tempo davvero divertente.

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