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Immagine del redattoreLucia Tamburello

"Momenti di quotidiana stranezza" con "Orso" dei SANTATERESA - Intervista

La band cosentina SANTATERESA formata da Francesco Garenna (voce), Tommaso Di Francesco (basso), Andrea De Fazio (chitarra), Pietro Di Francesco (chitarra) e Christian Baffa (batteria) si immerge in un'atmosfera vacanziera regalandoci "Orso", il nuovo singolo tutt'altro che polare, pubblicato il 7 luglio per La Lumaca Dischi.

Muovendosi tra pop cantautorale e garage, il brano racconta una scena estiva mettendo in luce un'ulteriore sfaccettatura dello stile poliedrico del gruppo capace di spostarsi abilmente da un genere all'altro. "Orso" è accompagnato dal primo videoclip ufficiale della band ideato e realizzato dagli allievi della classe di Videomusic 22/23 del prof. Costabile con una produzione dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro. In attesa di vederli live al Laos Fest il 3 e 4 agosto, vi facciamo scoprire la loro arte in questa intervista!



Ciao ragazzi e benvenuti su IndieVision! Iniziamo andando dritti al punto: cosa rappresenta l’orso nel vostro ultimo singolo?

L'orso è la birra, ma è anche il compagno sempre presente in ogni cosa che facciamo.

Dall’indie rock di “Del Piero” e “Cartoni”, siete passati a delle sonorità garage passando per il funk con “Tatum”; a quale genere vi sentite più legati? Dobbiamo aspettarci ulteriori sperimentazioni in futuro?

Il garage probabilmente è quello in cui ci rispecchiamo di più, perciò si manterrà questa linea…forse

“Orso” è un pezzo estivo dai lineamenti rock, che va contro i canoni ormai già sentiti dei tormentoni estivi: quanto è stato difficile superare lo stigma nazionale che ruota attorno ai brani estivi?

Superare questo step è risultato molto spigoloso, il brano ha delle tendenze pop in scrittura ma è tutt'altro per la linea ritmica; i brani estivi hanno sempre una marcia in più giocando sui "cliché" fondamentali per fare rispecchiare più gente possibile. "Orso" crediamo che vada a "mordere" questo stigma, strappandolo e cercando qualcosa di più aggressivo che vada oltre.


Quali sono i pro e i contro del fare musica in Calabria?

L'appartenenza al territorio è un sentimento che accomuna tutti noi, perciò sicuramente è un dato a favore. Di contro c'è da considerare l'aspetto che spesso per farti ascoltare non aiuta il partire da qui.

Com’è nata l’idea di collaborare con l'Accademia di Belle Arti di Catanzaro per la produzione del videoclip?

Dal professore Vladimir Costabile, che per noi è di famiglia, è come quello zio simpatico con il quale passi volentieri la cena di Natale.

Tutti i brani pubblicati fino ad ora sono attraversati da un certo romanticismo, alcuni appaiono come delle dediche ad un’altra persona. Questo concept è frutto di una scrittura spontanea, “di getto”, o è stato pianificato in qualche modo? Caratterizzerà anche un eventuale disco d’esordio dei Santateresa?

Tutti i nostri brani nascono di getto, da un sentimento o un'emozione estemporanea, raccolgono momenti di quotidiana stranezza. Per il disco? Poi si vedrà

Ad inizio agosto suonerete a Scalea nel corso del Laos Fest: cosa porterete sul palco e cosa vorreste, al contrario, portare a casa dai vostri live?

Porteremo tutta la voglia e la fame di farci conoscere per come siamo, senza alcun filtro e speriamo di portare a casa l'entusiasmo e l'emozione di più gente possibile.




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