Giugno, lo sappiamo, è il mese del Pride. Tra le poche certezze della vita c'è quella che non smetteremo mai di gridare quanto questa giornata sia importante, in barba ad omofobie, leggi non approvate o anacronistiche nel nostro paese, alla versione bigotta del proprio carattere che alcuni si ostinano a mostrare e volendo anche a chi monetizza sulle tazze arcobaleno e chi ne fa una marchetta elettorale.
La nostra rubrica tematica MIXER che ogni mese raccoglie in diverse categorie un unico tema raccontandone le varie sfaccettature attraverso l'arte, il cinema e la musica, questo mese, in collaborazione con gli amici di FelicementeLGBT, vi farà addentrare maggiormente nella comunità arcobaleno attraverso alcuni consigli. Abbiamo raccolto per voi un documentario, un film, un libro, una graphic novel e una canzone con il buon proposito comune di insegnare e di mostrare come si può vivere senza pregiudizi nei confronti di chi ci sta accanto.
Tra famiglie arcobaleno, favole, baci e librerie alternative, scopriremo infatti come l'arte, il cinema e la musica, raccontano le varie sfumature del mese più colorato dell'anno.
DOCUMENTARIO: "Circus of Books", 2020 (Netflix)
Nel 2020 su Netflix approda “Circus Of Books”, omonimo documentario interessantissimo su una libreria di West Hollywood specializzata in video, riviste e gadget porno gay. Nel 1982 Karen e Berry Mason rilevano una libreria e subito si rendono conto che il materiale pornografico omosessuale è un'ottima rendita. Iniziano così il loro business che include letteratura erotica di genere, riviste, DVD, lubrificanti e oggettistica varia. “Circus Of Books” diventa un punto di ritrovo per la comunità LGBTQIA+ di Los Angeles. Col tempo i Mason investono non solo nella distribuzione ma anche nella produzione in alcuni di quelli che sono i porno gay cult degli USA, rischiano di finire al fresco durante la presidenza Regan e assistono impotenti alla strage di AIDS che colpisce il paese. “Circus Of Books” è la storia di una famiglia che ha creato un luogo sicuro per anni e che ha affrontato il tempo e le avversità nella vita privata e nella società che col tempo è cambiata.
FILM: "Chiamami col tuo nome", Luca Guadagnino,2017 (Frenesy Film, La Cinéfacture, RT Features, Water's End Productions)
Film conosciutissimo dalla comunità LGBTQIA+, “Chiamami col tuo nome” (“Call me by your name"), diretto da Luca Guadagnino, è sicuramente una pellicola da non lasciarsi sfuggire questo mese. La sceneggiatura è stata scritta da James Ivory, che ha riadattato il romanzo “Chiamami col tuo nome” di André Aciman per il grande schermo. La storia è stata girata principalmente a Crema, dove vive il regista, e nei vicini comuni di Moscazzano, Pizzighettone e Pandino. È ambientata nel 1983 e racconta la romantica storia d'amore tra Elio - interpretato dal celebre Timothée Chalamet - un diciassettenne residente in Italia, e lo studente americano Oliver, interpretato da Armie Hammer.
Il film ha riscosso un grandissimo successo - grazie anche alla complicità dei due che hanno passato molto tempo insieme prima di girare le scene - tanto da ricevere numerose candidature e premi prestigiosi tra cui il Premio Oscar e Premio BAFTA come migliore sceneggiatura non originale a James Ivory e il David di Donatello come “Migliore sceneggiatura adattata” a Luca Guadagnino, Walter Fasano e James Ivory e “Migliore canzone originale” a “Mystery of Love”.
Insomma, se vi siete persi questo capolavoro arcobaleno vi conviene recuperarlo al più presto!
LIBRO: "Famiglie Favolose", Francesco Maddaloni e Guido Redaelli, 2021 (Salani Editore)
Uscito nelle librerie a giugno 2021, “Famiglie Favolose” è un libro sapientemente illustrato con dei bellissimi colori che racconta le avventure di sette famiglie animali davvero speciali, tutte ispirate a fatti realmente accaduti. L’obiettivo è quello di mostrare ai bambini che la cosa più importante in ogni famiglia non è il colore della pelle, il numero o il genere dei genitori ma l’amore incondizionato che lega ogni componente.
Non è solo un libro per bambini, è anche un libro per i genitori che hanno paura, per chi reputa le famiglie arcobaleno “una minaccia”, per aprire gli occhi, attraverso la formula magica delle favole, sulla realtà che ci circonda.
GRAPHIC NOVEL: "Heartstopper", Alice Oseman, 2018
"Heartstopper" è una serie di Graphic Novel nata dalla scrittrice britannica Alice Oseman, a cui è ispirata anche l'omonima serie tv di Netflix uscita nel 2022 diretta da Euros Lyn. Il primo volume è stato pubblicato su Tumblr e Tapas nel Settembre 2016, per poi uscire ufficialmente nel 2018 e i seguenti volumi tra il 2019 e il 2020 e l'ultimo capitolo in arrivo nel 2023.
I protagonisti della storia sono Charlie e Nick, il primo timido ma già dichiaratamente omosessuale, il secondo considerato il "super macho" della situazione in quanto parte della squadra di football della scuola e dunque molto popolare.
Il loro amore inaspettato nato tra i banchi di scuola, tra bulli pronti ad attaccare e amici storici pronti a difenderli, riesce a coinvolgere fin da subito i lettori, portando le persone a riconoscersi nella varietà di personaggi queer presenti e ben caratterizzati. Questi romanzi illustrati per young adults sono semplici e dolci, perché raccontano con leggerezza storie di teenagers parte della comunità LGBTQIA+ ma evitando gli stereotipi comuni che solitamente sono presenti in molti libri, film o serie tv.
CANZONE: "You Know What They Do To Guys Like Us In Prison", My Chemical Romance, 2004 (Reprise Records, Eyeball Records)
Tratta da “Three Cheers For Sweet Revenge”, il secondo album dei My Chemical Romance, “You Know What They Do To Guys Like Us In Prison” racconta senza grandi giri di parole cosa accade(va) in prigione agli omosessuali, colpevoli o meno di qualche crimine. Gerard parla di maltrattamenti, stupri, desideri di suicidio e addirittura il rischio della sedia elettrica, l’iniezione letale o l’impiccagione.
Per quanto sia una canzone che fa riferimento agli altri brani del disco (non a caso viene definito un concept album), YKWTDTGLUIP è terribilmente contemporanea in quanto continuano ad esserci denunce relative agli abusi impartiti alla comunità LGBTQIA+ in carcere che avvengono ogni giorno. Ricordarlo e lottare affinchè non ci siano omofobie anche negli istituti di pena è un dovere di ogni attivista e non.
Comments