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Immagine del redattoreIris Chindamo

Lil Nas X paladino della black queerness nell'album "Montero" - Recensione

Lil Nas X, all’anagrafe Montero Lamar Hill, è un cantante e rapper che ha spopolato grazie al singolo “Old Town Road”, uscito nel 2018 in collaborazione con Billy Ray Cyrus e anche ai successivi brani quali “Panini”, “Rodeo”, “Holiday”, “Montero (Call Me By Your Name)” e “Sun Goes Down”. Il 2 settembre ha pubblicato una sua foto su Instagram mostrandosi “incinto” con il pancione, dicendo che "baby Montero" (riferendosi all'album) sarebbe nato il 17 di Settembre; questa immagine ha suscitato tanto scalpore quanto entusiasmo nei fan, impazienti di ascoltare il nuovo arrivato.

“Montero” è infatti il suo album di debutto, pubblicato per la Columbia Records il 17 settembre 2021 con una copertina ispirata al quadro "Genesis II" di John Stephens, intrisa anche di riferimenti nascosti alle sue canzoni e al suo essere. Le farfalle, ad esempio, sono un simbolo ricorrente per il rapper e stanno a significare la sua grande trasformazione, come si nota nel video di “Industry Baby” dove si intravedono numerosi tatuaggi con farfalle sul collo e sul petto.

L'artista ha presentato il suo lavoro sui social proclamandolo "Album of the year".

A primo impatto questa affermazione appare azzardata e tremendamente egocentrica, ma in realtà è probabile che abbia solo annunciato l'inevitabile.

Tra riconoscimenti della critica, menzioni da cantanti famosi, certificazioni oro e platino e accoglienza nei primi posti delle classifiche internazionali più importanti come la "Billboard Top 100", "Montero" ha sicuramente le caratteristiche giuste per essere proclamato prima o poi album dell'anno. D'altronde già in passato con il singolo "Old Town Road" e l'EP "7" si era guadagnato la nomination ai Grammy Awards rispettivamente nelle categorie "Record Of The Year" e "Album Of The Year". Ad assicurargli grande prestigio sono sicuramente anche le collaborazioni con Megan Thee Stallion, Elton John, Jack Harlow, Doja Cat e Miley Cyrus.


Il rapper ha dichiarato la propria omosessualità nel 2019 durante il World Pride Day, confermando il suo sforzo nella lotta contro gli stereotipi di genere e la mascolinità tossica, attraverso comportamenti estrosi e anticonformisti esposti all’interno dei suoi videoclip musicali. Un esempio lampante può essere il video del singolo “Montero (Call Me By Your Name)” dove si presentano riferimenti biblici e mitologici per mostrare la visione dell’artista rispetto a tentazione, giudizio e sessualità, culminando poi in un'iconica scena di Lap Dance negli inferi. Nel video di “Thats What I Want” invece, Montero si mostra con un bellissimo abito bianco al suo ipotetico matrimonio in chiesa, giusto per ribadire la necessità di abolire gli stereotipi di genere e la mentalità chiusa e arretrata posseduta solitamente dalla comunità di credenti.


“DayTrip Took It to 10”

Questa è invece una frase presente all’inizio o all'interno delle sue canzoni che sta ad indicare l'etichetta del suo producer, diventando una sorta di “motto” ricorrente nei suoi pezzi (simile quasi all'urlo "BABY K", per intenderci).


Dopo questa densa ma necessaria presentazione direi che è giunto il momento di descrivere un minimo anche le canzoni della tracklist, perché credo che meritino tutte almeno un ascolto (dico almeno uno perché dei miei ho già perso il conto).


Montero (Call Me By Your Name): prende il titolo dal vero nome del cantante, mentre la parte tra parentesi fa riferimento al famoso romanzo di André Aciman e all’omonimo film uscito nel 2017 diretto da Luca Guadagnino.


Dead Right Now: questo brano è uno sfogo per Montero, che ci tiene a sottolineare la falsità delle persone che si approfittano di lui a causa della sua fama. Il titolo si riferisce al fatto che considera tali persone morte perché non gli sono state vicine quando ancora non era nessuno.


Industry Baby (feat. Jack Harlow): Qui il rapper si complimenta con sé stesso per aver creato prodotti di successo nell'industria musicale. Nel videoclip, Lil Nas X viene condannato da un giudice (interpretato dall'artista stesso) a cinque anni di reclusione per "essere diventato gay", in seguito viene trasferito nella Montero State Prison dove diventa capo di una gang di prigionieri con tute rosa, con la quale progetta un'evasione.


Thats what I Want: Questa traccia espone la sua difficoltà nel trovare il vero amore, essendo comunque un uomo di colore gay che, anche se ricco e popolare. Nel video ripercorre la storia con il suo amante e alla fine piange perché quello si è sposato con una donna e lui si ritrova all'altare da solo con un vestito bianco mentre suona la chitarra esprimendo le sue emozioni e la sua rabbia.


The Art of Realization: traccia parlata di 24 secondi in cui Lil Nas X cerca di capire se è davvero felice per la strada intrapresa, esponendo anche una certa insicurezza che a volte lo travolge.


Scoop (feat. Doja Cat): Lil Nas X e Doja Cat riflettono sulla bellezza dei loro corpi, anch'essi importanti visto che sono artisti di fama internazionale.


One of Me (feat. Elton John): due generazioni che si uniscono in una magica ballad trap in cui Elton John accompagna al piano le emozioni raccontate da Montero, mentre spiega che spesso ci si accontenta di soddisfare qualcun altro piuttosto che essere fedeli a sé stessi.


Lost in the Citadel: Qui vengono raccontate le speranze che si ripongono in una persona amata i primi tempi in cui si sta insieme, ma anche l'amarezza di lasciarla andare qualora le cose non dovessero funzionare.


Dolla sign slime (feat. Megan Thee Stallion): canzone in collaborazione con Megan Thee Stallion diretta a tutti coloro che hanno predetto la caduta del rapper di 22 anni, mentre in realtà ha raggiunto un enorme successo.


Tales of Dominica: Base tranquilla e rilassante che accompagna un significato decisamente cupo e profondo, ovvero quello della sua difficile infanzia. Egli è infatti cresciuto in una famiglia povera e con una madre tossicodipendente, e ha rivelato di essere stato depresso e aver pensato al suicido, facendo finta però che andasse tutto bene.


Sun Goes Down: Anche questo pezzo è molto personale, infatti il rapper ripercorre la sua vita da adolescente in cui lavorava da Taco Bell e nel mentre cercava di scoprire sé stesso e il suo orientamento sessuale.


Void: brano dal volto intimo e triste, in cui mostra la sua persistente vulnerabilità e il vuoto che a volte sente, anche ai massimi livelli di fama e successo. In alcuni versi si rivolge anche al suo stilista e amico Hodo Musa, direttore creativo dell'album.


Dont Want It: Ritornello catchy che serve a stuzzicare gli hater, soprattutto nell'intermezzo in cui vengono citati alcuni dei riconoscimenti internazionali ricevuti per i suoi singoli.


Life After Salem: Apocalittica e malinconica, racconta del suo dolore e della sua angoscia causata da un amante che lo ha lasciato all'urlo di:

Why don't you just take what you want from me? I think you should take what you want and leave

Am I Dreaming (feat. Miley Cyrus): “Never forget me in everything I’ve done”

Conclusione incisiva che ci accompagna all'epilogo dell'album come un caldo abbraccio di arrivederci. Miley e Montero condividono molte cose: entrambi hanno ottenuto un incredibile successo, sono membri della comunità LGBTQ+ e hanno affrontato molte difficoltà lungo il loro percorso a causa del fatto che vivono costantemente sotto i riflettori. A prescindere da ciò, affrontano tutto con il sorriso e sono riusciti a costruirsi una vita da sogno.

In sostanza, la prima parte dell’album contiene un elogio alla sua carriera e al successo raggiunto con i singoli, mentre la seconda parte è invece un racconto triste e malinconico della sua vita prima della fama. Questa caratteristica preponderante del disco non si nota solo dai testi, ma anche dalle stesse melodie delle canzoni, che suonano più lente e tranquille verso la fine, rispetto alle prime che risultano più cariche e piene di vita.


Spero che questa recensione sia stata esaustiva (forse fin troppo), vi saluto qui amici e vi auguro un buon ascolto!








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