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Ceneri e la sua "Periferia", tra nostalgia e voglia di fuggire - Intervista

Lo scorso 19 giugno per Double Trouble Club / Island Records è uscito "Periferia", l'ultimo singolo della talentuosissima cantautrice friulana Ceneri.



Dopo la pubblicazione di "Ultima Festa" e "Ritornerò", la cantautrice aggiunge un nuovo tassello verso la strada del suo secondo EP con "Periferia", brano delicato e malinconico, a metà via tra la nostalgia e il desiderio di fuggire dalla periferia per cercare un proprio posto nel mondo e, soprattutto, un po' di poesia nel grigiore che ci circonda.

In occasione di questa uscita, abbiamo avuto il piacere di fare quattro chiacchiere con Ceneri per parlare del suo nuovo singolo e dell'evoluzione del suo percorso musicale.


 

Ciao Irene, benvenuta su Indievision! Come stai? Come stai vivendo queste settimane post pubblicazione del tuo ultimo singolo "Periferia"?

Ciao, grazie! Sono settimane un po' di fretta, piena di impegni vari ma sono molto contenta di aver fatto uscire "Periferia" perché sono molto legata alla tematica del brano


"Periferia", è, e cito testualmente, un brano "in bilico tra nostalgia e desiderio di fuggire, alla difficile ricerca di un proprio posto nel mondo e di un po' di poesia", com'è nata questa canzone? Cosa significa per te il concetto di "creare qualcosa di mio" in un luogo che senti "dimenticato da dio"?

È nata in studio dopo aver parlato a lungo con i miei produttori del significato del brano per me, è stata una sessione di terapia praticamente. In quelle frasi cerco di esprimere il concetto di sentire che quello che stai facendo è inutile perché a nessuno interessa quello che fai in un posto che nessuno considera.

 

Qual è stata la parte più difficile nel tradurre le tue emozioni personali in parole e musica per "Periferia"? Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso queste tua morbida e malinconica canzone?

La cosa più difficile è stata conciliare i sentimenti di odio e amore per il mio paese, esistono entrambi e, a fasi alterne, uno prende il sopravvento sull'altro ma sono entrambi veri in egual modo.

 

Il desiderio di partire senza una destinazione chiara è un tema che ritorna spesso nel testo. Cosa rappresenta per te questa ricerca di libertà e di un posto dove sentirsi veramente a casa?

Significa cercare un posto dove senti di essere libero di essere te stesso e sentire di appartenere veramente .



Il video di "Periferia" sembra avere un forte legame con il paesaggio della provincia friulana. Che legame c'è tra l'ambiente in cui sei nata e cresciuta e la tua musica? 

C’è un fortissimo legame tra il mio paese e la mia musica, quando cresci in campagna inizi ad avere un rigetto per il posto in cui sei cresciuto ma non puoi non riconoscere che quello stesso posto ti ha reso davvero chi sei.  

 

Dal tuo EP "Nelle teste degli altri" fino ai singoli recenti come "Ultima Festa" e "Ritornerò", notiamo una certa evoluzione nel tuo stile musicale. Come descriveresti questo percorso, quali artisti hanno influenzato la tua ricerca musicale e cosa possiamo aspettarci prossimamente dalla tua musica?

Mi sento molto più matura a livello artistico, e mi sento più sicura in quello che faccio, i progetti che verranno avranno un sapore acustico e molto caldo. I prossimi sono brani che definirei molto umani.

 

Hai raccontato di aver ereditato la passione per la fotografia da tuo nonno e da tuo padre. In quali maniera pensi che la tua esperienza nella fotografia influisca sulla tua percezione estetica della musica e come integri queste due forme d'arte nel tuo percorso creativo? 

Più che la passione per la fotografia la mia famiglia mi ha insegnato da sempre a vedere le cose in modo diverso, a dare importanza anche alle cose marginali e ad avere una visione artistica molto definita. Sono stata molto fortunata perché quando ho deciso di intraprendere una carriera artistica ho avuto il pieno appoggio da tutti perché l'arte fa parte della nostra tradizione familiare.

 

In attesa di nuova musica, quest'estate hai annunciato un piccolo tour estivo che toccherà varie città d'Italia. Quant'è importante per te e la tua musica la dimensione dal vivo? In questa tournée sono previste sorprese per il tuo pubblico, ad esempio qualche brano inedito? 

Ci tengo molto al contatto con il pubblico perché è bellissimo sentire il calore con cui le persone mi accolgono sul palco, per ora niente inediti ma una nuova formazione che non vedo l'ora di allargare ulteriormente.



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