"Il Sabato del Vinile" di oggi è dedicato ad uno degli album d'esordio più interessanti del 2024, che si muove tra cantautorato, jazz, soul e sperimentazioni sonore.
Il disco in questione è "Chiaré", l'omonimo album d'esordio della cantautrice Chiaré, pubblicato il 16 aprile 2024 dalla Four Flies Records.
Chiara Ianniciello, vero nome di Chiaré, nasce nel 1999 in un paesino dell'agro nocerino-sarnese e fin da piccola è affascinata dalla musica, su tutti la grande tradizione cantautorale italiana. Dopo essere cresciuta in queste zone a metà via tra Napoli e Salerno, Chiara si è trasferita a Roma, dove tutt'ora abita, per studiare contrabbasso e canto jazz, ampliando così i propri orizzonti musicali.
Grazie alla sua passione per il cantautorato italiano, il legame con la sua terra e agli studi jazzistici, Chiaré è riuscita a crearsi un proprio immaginario sonoro in cui il jazz, il sound napoletano di Pino Daniele, le atmosfere anni '80 e la grande tradizione cantautorale si sposano alla perfezione con la voglia della musicista/cantautrice di sperimentare nuove sonorità più legate al contemporaneo.
L'esordio ufficiale di Chiaré è avvenuto nel 2023 quando ha partecipato, vincendo, alla XIX Edizione del Premio Bianca d'Aponte con il brano "Zanzare", perfetto esempio dello stile tra tradizione e contemporaneità di Chiaré. Dopo questa traccia, la cantautrice ha pubblicato "Barocco", un altro tassello che ha anticipato l'uscita del disco d'esordio omonimo avvenuta nell'aprile del 2024. Infine, sempre nel corso di quest'anno Chiaré ha partecipato a Musica da Bere 2024, vincendo la competizione grazie alla sua "vena eccletica e la capacità di combinare un'attitudine emotiva ed evolutiva".
"Chiaré" è un album composto da otto intime e sincere tracce caratterizzate da un sound jazz, cantautorale e, in alcuni casi, sperimentale che si sposa alla perfezione con la calda voce, a volte in italiano e a volte in napoletano, della cantautrice.
Per quello che riguarda i temi trattati nel disco, il filo rosso del LP è l'amore strategico, un tipo di sentimento vissuto dalla cantautrice e cantato, nonostante l'abbia fatta soffrire, in una maniera fortemente ironica.
Da un punto di vista sonoro, invece, Chiaré è stata supportata da Ernesto Massimino Voza e Peppe Maiellano, i quali l'hanno aiutata a trovare la veste musicale più adatta alle sue corde, delle corde dove modernità e tradizione convivono dando vita ad una stile molto personale e per certi versi innovativo.
Lato A
L'album si apre con "Barocco", brano che dolcemente accompagna l'ascoltatore all'interno di una delle sfaccettature sonore dell'universo di Chiaré. Su una base delicata dall'aria jazz, impreziosita da alcune dolci incursioni di synth, la cantautrice classe '99 tra metafore e immagini quasi cinematografiche parla di una relazione sentimentale semplice, spontanea, basata su un feeling silenzioso e quasi naturale e non frutto di complesse costruzioni barocche fatte di tante parole inutili.
"Zucchero a Velo" è una traccia dall'aria vintage ma contemporanea. Da una parte sembra strizzare gli occhi agli anni '70/'80, come si sente dalla chitarrina quasi funk memore dell'Alan Sorrenti più pop e del Lucio Battisti della seconda metà dei '70, riuscendo, però, a suonare come un qualcosa di non scontato o già sentito. Da un punto di vista testuale, la cantautrice in questa traccia evidenzia tutte quelle carinerie che a volte valgono più di un Ti amo scritto per messaggio, come il vetro appannato che diventa una tela per dei disegnini fatti con le dite, lo zucchero a velo soffiato in faccia per scherzo alla propria metà ela classica frase "mandami un messaggio quando torni a casa" detta dopo essersi congedati al termine di una serata passata insieme. Nota di merito di questa canzone, gli archi finali veramente celestiali.
Con "Foria" Chiaré ci mostra un'altra sfaccettature della sua musica, una sfaccettature più sperimentale, contemporanea dove la tradizione cantautorale del suo stile passa in secondo piano per lasciare spazio ad un sound più elettronico e, per certi versi, cupo. "Foria" è forse il brano più intimo dell'intero album poiché parla di tutte quelle insicurezze, dubbi che vengono a galla durante una relazione. Nota dopo nota, il coinvolgimento di questa traccia diventa sempre più potente poiché l'ascoltatore riesce ad immedesimarsi facilmente nei versi cantanti dalla voce soffusa ed emotivamente carica di Chiaré.
Questa facciata si chiude con "Vulesse", traccia che sembra essere il tributo di Chiaré ad uno degli artisti napoletani più importanti della musica italiana contemporanea. Interamente cantata in napoletano, questo brano ricorda per le sue atmosfere musicali i dischi di Pino Daniele, artista che è riuscito, insieme ad altri nomi importantissimi, a far innamorare il grande pubblico di un certo tipo di musica made in Napoli.
Lato B
Questo lato si apre con "Zanzare", brano che ha segnato l'esordio assoluto di Chiaré e che gli ha permesso di vincere la XIX edizione del Premio Bianca d’Aponte. In questa traccia si sente tutto il rispetto e l'amore che la cantautrice classe '99 ha per la musica degli anni '80 e un certo cantautorato di qualità. Tra echi dell'ogni presente Pino Daniele, del mostro sacro Battisti e del sottovalutato Edoardo De Crescenzo, in "Zanzare" Chiaré sembra descrivere con il suo mix italiano e napoletano, soprattutto nel ritornello, la fine di una relazione fatta di rimpianti da parte di chi si è lasciato scappare la persona amata e la voglia di ricominciare da parte del partner ferito da certi atteggiamenti che gli hanno fatto prendere questa decisione tanto sofferta ma quanto giusta per il proprio benessere.
Il disco prosegue con "Strategia", traccia che mostra un altro lato della musica di Chiaré, un lato in cui il sound napoletano della cantautrice incontra il mondo carioca, bossa nova brasiliano, creando così una perfetta combinazione musicale, testuale e vocale. Ascoltando questa canzone sembra di trovarsi a metà strada tra i quartieri di Napoli e le spiagge di Rio. Parlando di "Strategia", l'unico consiglio che posso darvi, è quello di lasciarvi trasportare dalla voce ipnotica di Chiaré e dal sound carioca/napoletano di questo meraviglioso pezzo.
Caratterizzata da un tappeto sonoro jazz, soul ma contemporaneo, in "Nicotina" Chiaré torna a cantare interamente in italiano toccando ancora una volta il tema dell'amore, il vero filo rosso dell'intero disco. In questa traccia la cantautrice sembra parlare di una relazione fatta di alti e bassi, di momenti di gioia intervallati da dubbi e di discorsi veloci, troppo prematuri, che causano sofferenza, senso di inadeguatezza nella protagonista che si sente persa nel mare mosso di queste incertezze.
Il disco si chiude con "Scalinatella", la mia canzone preferita dell'intero disco che fin dal primo ascolto mi ha ipnotizzato per il suo ritmo ossessivo e tribale e per la voce angelica e tagliente della cantautrice, capace di toccarmi nel profondo.
Questo è un brano facente parte della tradizione popolare napoletana scritto nell'48 da Cioffi e Bonaugura e inciso per la prima volta nel 1949 da Roberto Murolo. Questo pezzo di storia della canzone napoletana nel corso dei decenni è stato ripreso e reinterpretato da diversi artisti, tra cui Renato Carosone, Johnny Dorelli e Massimo Ranieri, però Chiaré, in quest'album, né ha dato una versione del tutto personale e musicalmente sperimentale. Non tradendo l'originale, la cantautrice è riuscita a creare una versione contemporanea di "Scalinatella" clamorosa sia dal punto di vista della performance vocale, sia dal punto di vista del sound, caratterizzato da synth e percussioni ipnotici.
In altre parole, con "Scalinatella" Chiaré è riuscita nell'intento di unire tradizione e modernità alla sua maniera, una maniera sperimentale, personale.
"Chiaré" è uscito il 16 aprile 2024 per Four Flies Records in versione digitale e in una stupenda versione fisica in formato vinile, numero di catalogo FLIES 70. L'edizione vinilica, oltre ad avere lo stesso artwork di copertina di quella digitale, presenta una busta interna con i testi delle canzoni, corredate da alcune foto di Chiaré e ai ringraziamenti e crediti di tutti coloro che hanno preso parte e contribuito a dare vita a questo piccolo gioiello di pop d'autore contemporaneo.
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