Come vuole la legge, dopo ogni estate è all'autunno che spetta il compito di dare nuova linfa alle nostre vite e alle nostre colonne sonore. Ecco che arriva in soccorso il salotto della Muzic Italien, che riprende a pulsare portandoci all'ascolto Cassio, fresco di uscita con il suo nuovo EP "Felice a metà".
Un’istantanea musicale a tinte pastello, nove minuti di musica per spiegare concetti che Cassio ha messo una vita a capire e accettare. Tre brani lontani nel tempo ma vicini per l’intenzione, tenuti insieme dal punto di vista dell’artista livornese che vive una vita felice a metà, perché l’altra metà è arrabbiata con il mondo intero per qualcosa che ancora non ha capito.
Abbiamo approfittato dell'occasione anche per chiedergli il suo personale punto di vista sulla complicata situazione live italiana, in particolare quella che non passa da stadi e palazzetti, che non accenna ad uscire da un tunnel sempre più buio e tortuoso che non lascia intravedere luce e aria per chi, iniziando dal basso, spera di trovare uno spazio dignitoso per i propri sogni musicali. Vi lasciamo quindi alla visione in anteprima della live session e, a seguire, la breve chiacchierata avuta con lui.
Cosa ne pensi dell’attuale situazione live italiana?
Credo che la situazione live in Italia sia come il compleanno della ragazza più carina della classe, io non ero tanto popolare per esserci invitato all’inizio, ma quando lo sono stato mi sono accorto che in realtà era popolata di gente che a me faceva cagare. Mi sono accorto di essere capito solo tra gli sfigati di merda come me. Forse mi fa comodo vederla così. Forse mi piace vederla così… Chissà.
Credi che occasioni come Muzic Italien o salotti simili possano aiutare di più voi artisti?
Non esistono salotti come Muzic Italien, perlomeno per ora. Ci sono cose simili, ma non uguali. Esistono secret show molto carini ma nessuno è così organizzato e allo stesso tempo rotto in culo come loro. Le persone che stanno dietro ai progetti fanno la differenza tra una cosa figa solo in video e una cosa figa da vivere. Faccio i miei complimenti ai ragazzi di Muzic Italien, anche se sono pisani di merda (!).
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