Gennaio, mese di bilanci. Gennaio il mese più lungo e faticoso dell’anno.
Questo gennaio rimarrà indelebile soprattutto nei ricordi degli inglesi. In concomitanza con l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, voglio segnalarvi un altro genere di uscita britannica, quella musicale.
In questi ultimi giorni del mese, infatti, sono venute alla luce due nuove proposte musicali inglesi molto interessanti.
La prima è segnata dal ritorno dei Gorillaz con il loro nuovo progetto dal titolo “Song Machine”, una serie audiovisiva ideata dal leader dei Blur, Damon Albarn, insieme alle creazioni animate di Jamie Hewlett. Gli episodi non avranno una frequenza regolare e vedranno la collaborazione di diversi ospiti non ancora svelati nonostante pochi giorni fa sia apparso sul loro profilo Instagram un post raffigurante la copertina del disco dei Tame Impala in cui è inserito il disegno dei Gorillaz sulla loro Jeep.
Russel il batterista della band afferma: “Song Machine è un modo del tutto nuovo di lavorare. Il mondo si muove veloce, e dobbiamo essere pronti. Non sappiamo chi verrà in studio la prossima volta. Song Machine si nutre dell’ignoto, nasce dal puro caos. Non importa cosa diavolo arriverà, ma siamo pronti a produrre come se non ci fosse un domani.”
Il 30 gennaio è uscito l’episodio d’esordio “Momentary Bliss” che vede la collaborazione di slowthai e degli Slaves nel quale le animazioni raffiguranti i componenti della band si inseriscono in un contesto reale come se fossero persone vere.
La seconda uscita dal respiro inglese di cui vale la pena parlare è la raccolta di brani in acustico di Liam Gallagher. In concomitanza dell’uscita del disco è apparso anche il video della nuova versione di “Once” che vede come protagonista Eric Cantona, il leggendario calciatore del Manchester United. Voci di corridoio dicono che la scelta del calciatore francese, col ruolo di re all’interno del videoclip, sia dipesa dall’apprezzamento mostrato in un video apparso sul suo profilo Instagram mentre cantava e ballava “Why Me? Why Not.”
L’album vede anche la presenza di alcuni brani degli Oasis come "Cast No Shadow", "Sad song" e "Stand by Me".
Insomma, un disco che vedrà sicuramente l’apprezzamento dei nostalgici degli anni ’90.
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