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Immagine del redattoreIndieVision

"Icone gay" che hanno lasciato la loro impronta nei decenni

Di Iris Chindamo e Martina Strada


Bentornat* al PrideVision! Oggi vi proponiamo un elenco di star che per carisma, carattere, stile o semplicemente per il loro modo di essere, hanno lasciato un'impronta nel mondo dello spettacolo e nella vita di molti appassionati di musica. La caratteristica che accomuna tutti questi personaggi è il loro essere considerati "icone gay", termine che in passato indicava esclusivamente le celebrità con un ampio pubblico omosessuale, ma che adesso può essere chiaramente esteso al rapporto privilegiato di supporto e inclusione che una star intrattiene con il suo pubblico perlopiù appartenente alla comunità LGBTQ+.


FREDDIE MERCURY

Considerato un'icona gay sin dagli anni ottanta, Freddie Mercury è uno dei primi che si potrebbero inserire in questa variegata "classifica", assolutamente non gerarchica. Grandi doti canore e forte carisma, Freddie dominava il palco come se tutto il mondo fosse ai suoi piedi, da vero leader quale era. Il suo spirito irriverente e provocatorio lo ha portato a formulare -insieme alla sua band- una canzone che bramava la libertà, "I Want To Break Free" (1984), accompagnata dal famoso videoclip in cui i componenti si mostrano vestiti da donna. Negli Stati Uniti il video fu addirittura censurato e, per questo, i Queen decisero di non esibirsi più nel panorama statunitense, chiaro simbolo che a loro non importava solamente il successo, ma anche l'immagine fuori dagli schemi che volevano rappresentare, contrastando stereotipi di genere e discriminazioni a suon di rock.



DAVID BOWIE

Come non citare David Bowie: cantautore, polistrumentista e attore, insomma un artista poliedrico considerato, per l'appunto, uno dei personaggi più influenti del ventesimo secolo.

Yin e Yang, Anima e Animus (Jung), ognuno di noi ha una parte maggiormente femminile e una maschile e Bowie è la perfetta rappresentazione di come questi universi, apparentemente così diversi, possano convivere in maniera armoniosa. L'artista ha cambiato diversi stili negli anni: da Ziggy Stardust al Duca Bianco, Bowie ha stravolto diverse generazioni con i suoi look. Personaggio androgino e spaziale, calmo e scatenato, incrocia opposti, come in un grande ossimoro della vita e dell'identità umana.

Il susseguirsi dei suoi album e la musica hanno introdotto e accompagnato tutti i vari cambiamenti e lo hanno portato ad essere un icona grazie alla sua versatilità e al suo anticonformismo. In questo video vengono ripercorsi e spiegati alcuni degli stili più iconici e rappresentativi del cantante.


CHER

Cher è una delle icone più iconiche del mondo della musica, della moda, della televisione e anche del cinema perché, nel caso non lo sapeste, Cher nel 1987 vince l’Oscar con “Stregata dalla Luna”. Unica artista ad avere un singolo alla numero uno in ogni decennio dal 1960 ai primi 2000, con la sua presenza sempre forte, indipendente e brillante ha sempre sostenuto le lotte della comunità LGBTQ+ che ha sempre riempito le fila dei suoi fan più accaniti. Nonostante questo, quando il figlio Chaz Bono ha rivelato alla madre di essere transessuale pare che la superstar sul momento non abbia colto benissimo la notizia. Tra il 2008 e il 2010 Chaz ha iniziato la transizione ormonale da donna a uomo e ora è un attore affermato e un attivista di quelli che non si tirano indietro.

Cher, in ogni caso, è ispirazione per chiunque. In ogni campo. Ma soprattutto amic*…voi credete nella vita dopo l’amore?


LADY GAGA

Un’altra donna che ha fatto e sta ancora facendo la storia della musica, della moda, della tv e del cinema è la fiera Stefani Germanotta all’anagrafe ma per tutti Lady Gaga. Gaga ha sempre avuto a cuore i diritti e le lotte delle categorie più in difficoltà: che faccia parte della comunità LGBTQ+, che tu soffra di malattie fisiche o mentali lei porta avanti la bandiera dell’uguaglianza senza esitazione. La sua forza d’animo, la sua sicurezza, il suo modo di approcciarsi al lavoro e il suo stile sono ciò che fanno di lei una paladina e una forza della natura in ogni campo e chiunque le si avvicini viene inondato dalla sua creatività e il suo impegno nei confronti dei più deboli ha fatto sì che molti altri artisti si interessassero alle cause da lei appoggiate.

Venerdì 25 giugno è uscita la versione anniversario dell’album che titola come uno dei più grandi inni cantati durante i Pride di tutto il mondo: “Born This Way”. Il disco vede la presenza di tre ospiti di spicco che hanno rimaneggiato tre brani, uno dei tre è Kylie Minogue.

Vi lascio il video del discorso di Lady Gaga al cinquantesimo anniversario dei moti di Stonewall, il Pride del 2019.


TAYLOR SWIFT

C’è chi se la ricorda solo per Kanye West che sale sul palco, le ruba il microfono e l’accusa di aver rubato il premio a Beyoncè. C’è chi se la ricorda solo per i suoi innumerevoli flirt con uomini famosi, di potere e innegabilmente belli. C’è chi pensa che sia un’irritante biondina ammiccante. Invece no. Taylor Swift nel 2019 si schiera apertamente contro Trump dopo una vita ad essere additata come sostenitrice della destra più destra che ci possa essere. Accusa l’ex presidente di suprematismo bianco e incapacità di governare invitando i suoi fan in età di voto di accorrere alle urne e votare contro Donald: immaginate la potenza del suo messaggio quando hanno visto che effettivamente il numero degli iscritti ai seggi dei più giovani aumenta. Negli ultimi tre album non solo va contro la presidenza Trump ma finalmente si espone in maniera chiara per quanto riguarda il tema della disparità femminile in ogni campo (ascoltate “The Man” e “Mad Woman” e ditemi che non vi sentite capit*) e della tutela dei diritti della comunità LGBTQ+. Quest’ultima causa la canta colorata e felice nel video di “You Need To Calm Down” dove la affiancano personaggi di poco conto (sarcasm, ndr) come Todrick Hall, i Fab Five di Queer Eye, Ellen DeGeneres, Adam Lambert, Hayley Kiyoko, Laverne Cox, RuPaul, alcune celebri drag vestite come le regine del pop degli ultimi anni e Katy Perry che “shade never made anybody less gay!

Alla faccia di Kanye West.


Speriamo vivamente che questo percorso attraverso il variegato mondo LGBTQ+ vi sia piaciuto e ci auguriamo vivamente che vi abbia fatto riflettere sull'inclusione e sull'importanza di sostenere i diritti delle minoranze, allontanando definitivamente pregiudizi e discriminazioni.

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