Esce oggi il secondo capitolo di uno tra egli ep più interessanti dell'ultimo periodo: "Unshelved: Part II".
Un disco composto da brani che non avevano trovato la giusta dimensione all'interno dei precedenti dischi ma che la band di Brighton ha dichiarato di amare e quindi di voler pubblicare, per fortuna.
L'ep è composto, così come il precedente, da ben cinque brani in pieno stile The Kooks, ma con qualche differenza per niente scontata. Si inizia con "Tea & Biscuits", nome particolarmente inglese per un brano molto dolce ma energico dalle classiche sonarità rock che da sempre hanno caratterizzato la band. Di certo uno dei brani più riusciti degli Unshelved e che senza dubbio lascerà il segno, la perfetta unione tra un testo molto dolce e un ritmo che colpisce già dal primo ascolto. Il secondo brano è la versione acustica di "Jackie Big Tits", canzone già nota che il gruppo ha cantato molte volte live e presente nell'album "Inside In/Inside Out" (2006). Sarà il potere dell'acustico che mi affascina da sempre, ma il risultato non è per niente male: un brano delicato e intimo che ci riporta indietro nel tempo con non poca nostalgia.
Passiamo poi a "England in the Sun", forse il brano più carico e rock 'n' roll dell'ep, che ci riporta subito alle atmosfere intense dell'indie rock del primo decennio che caratterizzavano in pieno i The Kooks, (o forse sarebbe meglio dire che i The Kooks con quelle atmosfere hanno caratterizzato in pieno l'indie-rock?). Segue poi "All Through Your Life" (Magic Shop NYC Demo) forse la traccia che personalmente mi ha colpita meno: bel testo ma poco movimento, forse dovevo aspettarmelo da una demo, il classico "senza infamia e senza lode". Nonostante questo dopo qualche ascolto il giusto equilibrio tra la chitarra preponderante e la voce decisa e al contempo delicata di Luke Pritchard gli fa comunque trovare la giusta sistemazione all'interno dell'ep. Il brano più riuscito è però senza dubbio "You can't Take Yourself", ultima traccia dell'ep. "If I listen to what people say I wouldn't be here [...] You can't take yourself so seriously", il messaggio è da subito chiaro. Parlando di "Unshelved: Part I", avevo definito i The Kooks uno di quei gruppi in grado di farti tornare il sorriso nei momenti più bui, da ascoltare nelle giornate di sole e questa è senza dubbio la dimostrazione che avevo ragione. Modestie a parte, il brano è in perfetto stile Kooks, un sapore deciso per una canzone completa che mette in risalto la forza vocale di Pritchard e musicale dell'intera band. Nate come canzoni che non avevano trovato il giusto posto nei precedenti album arrivano a costituire un "Ep in due parti" completo e destinato a diventare iconico, in grado di riportarci indietro nel tempo, con un po' di nostalgia ma sempre con un elemento di novità e sperimentazione che rendono la band ancor più emblematica ed inconfondibile.
L'indie rock è più vivo che mai, e per fortuna ci sono i The Kooks a ricordarcelo.
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