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Immagine del redattoreIndieVision

#GraphicVision // Ghemon X iosonopipo

#GraphicVision La nostra rubrica continua e per farlo oggi ci concentreremo su Mezzanotte, quinto album in studio di Ghemon che segna radicalmente la maturazione artistica del cantante rap e che presenta una copertina a cui vorremmo rivolgere la nostra attenzione. Elena Palmieri ha scambiato quindi due chiacchiere con una persona a cui siamo molto affezionati e di cui ammiriamo il lavoro artistico: giuseppe palmisano / iosonopipo, che ha realizzato la fotografia. - Un’estetica colorata, fatta di collant, che nasconde dietro tante cose; molti confondono iosonopipo per il suo nome d’arte, pochi riconoscono che sia invece quella "cosa lì specifica". «Per fare una spiegazione da conferenza a sconosciuti, iosonopipo è in realtà diventato il brand di Giuseppe Palmisano il quale, a sua volta, è un ragazzo con una sensibilità specifica che già da adolescente aveva capito di dover usare per condividerla con gli altri sotto varie forme.» Così Giuseppe parla del suo lavoro e di se stesso; le sue parole sono magnetiche, così come lo è il suo lavoro artistico: pieno di personalità e bellezza. Le curiosità sono tante e a ogni pensiero mi nasce una domanda. Ma non potendo perdere di vista lo scopo della nostra chiacchierata, decido di concentrarmi sul suo rapporto con la musica per scoprire il suo lavoro legato alla copertina di Ghemon. «Quando avevo 13 anni ho iniziato a cercare band e artisti italiani, prima su Myspace e poi in giro per i locali. In seguito ho lavorato fondando un’agenzia; sono sempre stato vicino ai musicisti.» È affascinante cercare di capire come abbia abbracciato questo mondo, cosa lo abbia portato a lavorare a contatto con esso e Giuseppe, molto semplicemente e senza troppi giri di parole, lo spiega chiaramente. «In alcuni casi, come per esempio con Ghali, la collaborazione è nata perché conoscevano il mio lavoro. Molte mie collaborazioni sono partite invece da un’amicizia; nel caso particolare di Ghemon, grazie a un’amica in comune, che ci ha presentati nel momento giusto.» Ogni collaborazione tra artisti porta con sé un modo di approcciarsi sempre diverso, e nel suo caso specifico Giuseppe racconta che «ci sono due approcci: quando ti lasciano fare completamente in autonomia e quando invece il lavoro diventa frutto di digressioni e viaggi insieme al musicista. Con Ghemon è stata la seconda modalità: abbiamo discusso e intrapreso varie strade fino a che non si è accesa l’idea finale. Credo che sia una bella modalità di lavoro che va a creare un nuovo universo altrove; qualcosa che non sta a metà tra i mondi degli artisti che collaborano ma è un mondo sicuramente nuovo dove si riconoscono elementi caratterizzanti la poetica o l’estetica di chi lo ha generato.» È percettibile dalle parole di Giuseppe capire l’intensità del momento in cui due persone, che sono anche artisti, si incontrano e comprendere che «è una cosa assolutamente difficile, ma un bravo artista deve saper ascoltare e fare due passi indietro. Bisogna riuscire ad abbassare il proprio volume prima di dare una risposta. A meno che non si abbia già una folgorazione visiva.» Nello scatto per la copertina di Mezzanotte il lavoro di Giuseppe è riconoscibile a primo colpo e, conoscendo bene la musica di Ghemon, si sente molto anche del suo. La particolarità, che sta proprio nell’unione dei due artisti e delle loro peculiarità, «è nata da un’idea di base molto semplice: avere delle donne come soggetto nella foto e trovare un equilibrio tra la mia fotografia che ha poco di erotico con la musica di Ghemon che invece è piena di sudore e feromoni. In particolare sono partito dal verso della canzone “Guerriero” (ogni soldato vero delle volte deve andare giù) e ne ho prodotto uno simile. È nata così la posizione delle due ragazze in copertina e ho tramutato quel verso in “quando il sole scende la notte viene”». Non è neanche il caso di dirlo, ma per concludere è doveroso riprendere il nome di un graphic designer ormai noto nel mondo della musica per le sue cover art, Corrado Grilli (aka Mecna), che ha lavorato alla post produzione dello scatto di Giuseppe da cui nasce la copertina di Mezzanotte che tutti conosciamo.



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