Qualche settimana fa vi avevamo presentato il Go Go Bo, un nuovo festival che si sarebbe tenuto a Bologna il 25 settembre presso il Parco Pontelungo. Presa dall'euforia del momento, dalla voglia di tornare ad assistere ad un festival dal vivo, in una città magica quale il capoluogo emiliano, ho deciso di partire da Milano per questo breve viaggio all'insegna della musica.
Assistere a festival e a concerti in giro per l'Italia ci permette di scoprire nuovi luoghi, conoscere nuove persone, creare connessioni grazie al denominatore comune che è rappresentato dalla passione per quest'arte che ci regala sempre emozioni.
Il festival ha preso avvio nel tardo pomeriggio, quando diversi artisti emergenti hanno calcato il palco showcase. Immersi dal verde di questo parco, seduti a gruppi in alcuni tavolini, abbiamo avuto modo di conoscere diversi artisti, tra i quali Minarini, emozionato per l'inizio del suo percorso in Manita Dischi e che ci ha conquistato al primo ascolto e Piove, anche lui sta lavorando con la stessa etichetta, che ci ha fatto ascoltare dei suoi brani inediti, prima che la pioggia cadesse davvero.
Menzione d'onore anche a Cristallo, che ci ha conquistati con la sua eleganza e con la sua voce, a Laurino, ultimo vincitore del Bologna Musica D'autore 2020 e a Miglio, che ci racconta le sue storie con un linguaggio diretto, tra un Bagno Paradiso e la Pianura Padana.
La pioggia è arrivata, anche se fortunatamente per poco, e ci ha permesso di spostarci nel secondo palco al coperto, creato per le performance degli artisti più rilevanti della serata. Su questo palco, sale per primo Praino, un cantautore emergente calabrese che, dopo esser salito sul palco del Color Fest di Lamezia Terme, incanta anche Bologna con la sue canzoni.
Dopo una breve pausa, arriva il momento delle esibizioni degli artisti del main stage. Fadi apre le danze con la sua simpatia, portandoci sul palco la sua Romagna e la sua energia. Riesce a tenere perfettamente il palco, con il pubblico che canta le sue canzoni, come la celebre Due Noi e diversi brani tratti dal suo album d'esordio FADI. Successivamente è il turno dei Legno: conquistano il pubblico con le loro canzoni, che vengono cantate a gran voce.
Troviamo poi sul palco Edda, un cantante che con la sua arte e la sua dolcezza ci regala un'esibizione memorabile, pensando a brani sublimi come Spaziale o Zigulì. Lo spazio viene lasciato poi a Nicolò Carnesi, sempre in grado di emozionarci con le sue canzoni, in particolare con un brano come Turisti dell'appartamento, che sembra esser stato scritto per descrivere perfettamente i sentimenti che abbiamo provato negli scorsi mesi.
L'unica band che sale sul palco del Go go bo è il gruppo bolognese Altre di B. Desideravo vedere questi ragazzi energici dal vivo da tanto tempo, e questa occasione si è rivelata quella giusta per scoprire quanto questo gruppo riesca a coinvolgere il pubblico con la loro bravura sul palco. Tra palloni lanciati al pubblico come se fossimo in una partita di calcio, a chitarre che suonano davvero, la lingua inglese delle loro canzoni non ci sembra così estranea perchè questi ragazzi meritano di essere scoperti.
Chiude la serata, Lorenzo Kruger, che con il suo estro e un veno di pazzia, porta sul palco le canzoni dei Nobraino. Una performance che vede il pubblico stupirsi di fronte a questo artista, che lancia petardi, porta sul palco un ragazzo tra il pubblico per suonare le percussioni a ritmo e che decide per gli ultimi brani di trasportare il suo pianoforte nel parterre per suonare vicino agli ascoltatori.
Questa prima edizione del Go Go Bo ha permesso a tutti di ritornare a godere della musica dal vivo per diverse ore, conoscendo così diversi artisti, ognuno con le loro particolarità. Diverse voci si sono unite, in nome dell'amore della musica che, nonostante tutte le difficoltà, continua a regalarci emozioni. Tra performance intime ed energiche, abbiamo potuto concludere l'estate nel migliore dei modi, con questo festival che ci ha fatto star bene e ci ha fatto sentire parte di qualcosa di magnifico.
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