La prima volta che ascoltai Emma Nolde era un autunno di un anno a dir poco particolare, appena finita l'estate 2020, ascoltando il suo primo album "Toccaterra" appena uscito mi concedevo una delle poche uscite di casa (per una visita specialistica). Ricordo vividamente la boccata d'aria fresca che ascoltarlo mi fece respirare, la sensazione che fosse nato un gioiello musicale di cui non avrei saputo nè voluto fare a meno da quel momento in poi. I tempi sono decisamente cambiati e mentre tutto scorre ciò che non è cambiata è l'esperienza di ascolto dei nuovi sforzi creativi di Emma, che continua fieramente a creare album come se fosse ogni volta la prima volta: non manca infatti mai per ogni suo nuovo lavoro quell'entusiasmo e quell'energia da prima volta che è difficile fingere quando non c'è e impossibile nascondere quando c'è (come l'amore).
Non manca mai l'umiltà di chi prende sul serio il suo ruolo artistico e la consapevolezza al contempo di star cantando qualcosa che vale la pena di essere ascoltato e rimuginato nei giorni a seguire. "NUOVOSPAZIOTEMPO", il suo terzo primo album uscito oggi approdando per la prima volta in Carosello Records, è un capitolo necessario della sua musica che incorpora tutta la maturità acquisita finora e anche tutta la voglia di non stare mai ferma e anzi, spingersi sempre oltre. Pezzi come "Sirene" o "Punto di vista" o "Universo parallelo" sono di una profondità e una bellezza rara di questi tempi, in grado di trascinarti all'ascolto anche quando tenti di ascoltarli distrattamente mentre la metro ti sballottola su e giù e ripensi alla giornata delirante appena vissuta.
Mentre discorrevamo di fomo, relazioni dimenticate e rapporti complicati con la genitorialità nell'intervista che vedete a seguire, mi scorrevano davanti tutta una serie di immagini di vita non necessariamente vissute da me, ma in qualche modo arrivate in me grazie alla precisione che appartiene alle parole di Emma.
Buona visione e buon ascolto, questo album vi farà bene.
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