Folle, colorata, sorprendente e brillantinata: tutti questi aggettivi non bastano nemmeno per descrivere la sfarzosità e il divertimento che hanno caratterizzato la Drag Race di Lecco Pride nella serata del 6 maggio. Circondate dal grande calore e dall’emozione del pubblico, le drag professioniste e non hanno dato il meglio di loro stesse esibendosi sia sul palco che sul tappeto rosso posizionato al centro della sala, riuscendo a coinvolgere pienamente gli spettatori e i giudici durante la performance. In questa interessante puntata di PrideVision abbiamo intervistato per voi le drag che hanno partecipato e ci teniamo a ringraziarle tutte personalmente per la gentilezza e la disponibilità. Ringraziamo anche i due volontari di Lecco Pride Giorgio Arcuri e Silvio Redaelli che hanno partecipato eccezionalmente alla gara nei panni di Giorgia Culoni e Euridia. Qui l’elenco delle Drag e la canzoni con cui si sono esibite in magnifiche performance di Lip Sync:
Pseechiatria che si è esibita con la canzone "Il cinghiale che fa stretch" di Lady Annarita
Marylin Blue si è esibita sulle note di "Mambo Italiano" di Sofia Lazzaro
Krystilia Hepporn ci ha deliziato con la bellissima "New York, New York" nella versione Liza Minnelli
Le Lecchi, unica coppia di drag queen della serata si sono esibite con la ritmatissima "Up & Down" di Billy More.
Miss Mood si è esibita con la canzone "Feeling Good" di Michael Bublé
Amore Vero ci ha allietato con "Killer Queen" dei Queen
Cleopatra ha utilizzato come base "I'll never love again" di Lady Gaga ma sopra ha costruito una cosa tutta nuova, un suo testo recitato perfettamente in modo teatrale ed è riuscita ad emozionare tutti con le sue parole.
Da quanto tempo fai Drag e come hai scelto il tuo nome d’arte? Qual è per te l'aspetto migliore nel fare drag e quale il peggiore?
Pseechiatria: Ho iniziato un anno e mezzo fa perché facevo parte di Como Pride. Ho
cambiato vari nomi nel tempo ma poi, una sera, non riuscendo a trovare un nome definitivo ho iniziato ad insultarmi finché non è uscita la parola “psichiatria”. Successivamente ho reso la parola più “British” utilizzando le due “ee” invece della “i”. L'aspetto migliore nel fare drag è che ti è concesso un po’ tutto, sempre nei limiti del rispetto; quello peggiore sono sicuramente le critiche.
Marylin Blue: Ho iniziato un po’ di anni fa, nel mio primo spettacolo avevo solo vent'anni ed ero a Rimini per Capodanno, da lì è partita la passione che si è però sviluppata seriamente solo 2/3 anni fa. Ho sempre avuto una grande passione per Marilyn Monroe, mentre la parola “Blue” è legata al mio colore preferito che è anche il colore che avevano il mio primo vestito e le mie prime scarpe da drag. Divertirsi è il lato migliore; il peggiore è trovare persone che ancora adesso non accettano e non capiscono quello che è il mondo Drag.
Krystilia Hepporn: Ho iniziato da circa 11 mesi provando a truccarmi da sola. La passione è scoppiata seriamente grazie al programma RuPaul's Drag Race. Il nome è nato quando durante una cena ad un ristorante cinese io e il mio fidanzato abbiamo pensato di unire alcuni dei miei interessi: "Kry" arriva da Krystle di Dynasty; "Ilia" da La Mabilia dei Legnanesi; infine "Hepporn" dall’attrice Katharine Hepburn e il suo look androgino, poi come ultimo ritocco ho voluto modificare il cognome con "porn" per far cadere il taboo legato a quella parola. Il lato migliore è l'idea di comunità e la possibilità di rappresentarsi anche se si parte dal nulla. Il peggiore sicuramente attaccare le sopracciglia.
Le Lecchi: La nostra prima esibizione è stata 12 giugno 2022 al "Divina" di Bergamo. Il nome ce l'ha dato Miss Divina, all’inizio andavamo a vedere il suo spettacolo come clienti poi siamo diventate le sue nuove “creature”, in pratica è la nostra mamma artistica. Il lato migliore è andare a toccare il cuore della gente e farla divertire. Quello peggiore è che purtroppo hai a che fare con delle vipere.
Miss Mood: Questa è la mia prima serata da drag. Avevo assistito alla prima Drag Race di Renzo e Lucio. Vista la grande indecisione il mio nome da drag l’ho scelto con un’estrazione online tra alcuni nomi che mi piacevano. Il lato migliore è mostrare una parte femminile che solitamente ti tieni nascosta; quello peggiore è la lunga preparazione.
Amore Vero: Questa è la mia prima performance in Drag, però è da qualche anno che sperimento tutto questo a casa. Il nome “Amore Vero” non è nuovo per me infatti sono già un'artista, canto e scrivo già da tempo utilizzando questo nome d’arte. Il lato migliore è la libera espressione; mentre quello peggiore è il tempo della trasferta, quando ci si deve spostare tutta truccata e preparata.
Cleopatra: Faccio la Drag da 18 anni, ho iniziato in maniera molto personale, semplicemente iniziando a vestirmi da donna. Prima di tutto questo però ho avuto una lunga formazione già da piccola: 10 anni di musical, 9 anni di danza e 5 di teatro. Il mio nome d'arte inizialmente era “Barbarella”, mentre quello ufficiale di adesso è stato scelto da mia nipote che, un giorno mentre mi stavo truccando di viola mi ha detto: "Una con occhi così belli può solo chiamarsi Cleopatra". Non ho avuto aspetti peggiori, ho avuto momenti difficili. Il lato migliore lo scoprirai stasera… (Spoiler: Sicuramente abbiamo visto il lato migliore di Cleopatra, dato che con la sua performance da Drama Queen ha recitato stupende parole scritte da lei in un dialogo tra sé stessa come drag e lui come uomo)
Ti sei mai esibita a Milano? Quali pensi che siano le differenze tra uno spettacolo a Milano e uno in provincia?
Pseechiatria: Sì una volta mi sono esibita a Milano e ho frequentato molti locali. Il lato positivo di quelli di provincia è che conosci un po' tutti, mentre Milano è piena di gente e fai fatica a farti un nome, devi fare qualcosa di importante per essere notata.
Marylin Blue: Mi sono esibita a Milano con un’agenzia e non ho visto grandi differenze con la provincia, se non il fatto che mi trovo meglio visto che conosco più persone. Ho fatto alcuni spettacoli in provincia sia in ristoranti che locali.
Krystilia Hepporn: Mi sono esibita solo a Lugano, a Milano però c’è sicuramente una maggiore quantità di Drag. Credo che ci possa essere una possibilità concreta per le province di avere più spettacoli Drag, io stessa mi definisco una Drag di provincia, ma è bene fare l'Erasmus in posti più grandi proprio per dare forza alla comunità.
Le Lecchi: Ci siamo esibite una volta al Patchouli di Milano, di differenze con la provincia non ne vediamo perché lavorando a Bergamo comunque lavoriamo con tutte le drag. Lecco come posto non è ancora pronta ad avere un locale drag.
Miss Mood: Non mi sono mai esibita, ho visto solo il programma RuPaul's Drag Race che è sicuramente di un altro livello. Credo che comunque la provincia sia ottima perché permette alle nuove reclute di esibirsi per la prima volta.
Amore Vero: C'è sicuramente più libertà nei contesti più piccoli, le discoteche di Milano poi sono molto più rigide nelle tempistiche, tranne il Plastic che è più libero. Spero che la situazione possa migliorare ancora di più in provincia, io sognavo questa serata da quando avete fatto la drag race la prima volta nel 2020.
Cleopatra: C’è poca differenza tra la provincia e Milano, in quest’ultima hai solo posti molto belli e grandi e a volte sei più facilitata. A livello di pubblico però quello della provincia è più caloroso e più umano, spero ci saranno altri spettacoli così.
Come credi che sia percepita la figura della Drag in Italia?
Pseechiatria: Prima di Drag Race Italia la figura della Drag veniva vista solo dalla comunità queer, mentre ora viene percepita anche da comunità etero, spero in maniera positiva.
Marylin Blue: Secondo me la Drag viene percepita come una sorta di ragazza immagine piacevole.
Krystilia: Dipende: trovo che ci sia rispetto da parte della comunità LGBTQIA+, mentre dall'esterno c'è ancora molta chiusura.
Le Lecchi: Credo che oggi la figura della Drag sia vista bene, è stata rivalutata. Per la maggior parte delle persone la Drag è un'artista e non una travestita. Grazie ad alcune Drag famose come Priscilla di Drag Race Italia o Drusilla Foer si è iniziato a vedere il lato artistico delle Drag Queen.
Miss Mood: Credo che molte persone siano ancora molto scettiche a riguardo perché vestendo i panni di una Drag si vede la parte femminile di un uomo che, secondo molti, non dovrebbe uscire allo scoperto.
Amore Vero: Purtroppo le Drag vengono viste ancora come dei pagliacci; invece, mi piacerebbe di che ci dicessero quanto siamo belle e brave. Purtroppo, non viene ancora considerata come un'arte.
Cleopatra: Per il momento le Drag sono percepite ancora bene, soprattutto alcuni orientamenti di queste come le europee che sono più “composte”. Comunque non è semplice essere accettate nell'immaginario della gente.
Ringraziamo moltissimo tutte le drag queen che hanno partecipato alla gara e in particolare la vincitrice Cleopatra, che sarà presente sul palco del Lecco Pride il 10 giugno a Lecco in Piazza Garibaldi!
Foto a cura di Emanuela Venneri di EV Studio e FotoRotaStudio.
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