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Immagine del redattoreLuca Boccadoro

Ditonellapiaga e il suo "Camouflage", dalla mimetica a Sanremo - Recensione


Il termine “Camouflage” deriva dall’inglese, si tratta del verbo “to camouflage”, che significa "Camuffare, Nascondere, Mimetizzare". In origine il Camouflage, o camuffamento, veniva utilizzato dai soldati per mimetizzarsi con il paesaggio, in modo da non essere notati.

Margherita Carducci, in arte Ditonellapiaga, non poteva scegliere un termine più adeguato a raccontare la varietà di generi presenti all’interno del suo album d’esordio, appunto, Camouflage.


Il disco, uscito il 14 gennaio 2022 in versione digitale, sotto la scuderia Dischi Belli/BMG Italy, rappresenta il perfetto biglietto da visita per l’artista, che da domani sarà in gara alla 72° edizione del Festival di Sanremo insieme a Donatella Rettore.



La tecnica del camouflage viene utilizzata anche da alcuni animali per proteggersi dai predatori e non essere visti. Ma all’interno di questo disco Margherita fa esattamente il contrario, ci fa entrare nel suo mondo, teatro di situazioni che passano da un estremo all’altro. Un disco in cui l’artista mostra un eclettismo fuori dal comune, una malleabilità nell’interpretazione rara per un’artista così giovane.


Il viaggio all’interno di Camouflage inizia con il botto: “Morphina” è la prima traccia, racconta di un prepotente intreccio di corpi, di sesso selvaggio che senza ritegno trasuda in 2 minuti e 46 secondi di “lentamente, lentamente”. Un invito a lasciarsi alle spalle questo periodo di pandemia dove abbiamo tutti dimenticato le serate liberatorie ed il divertimento più sfrenato. Assumere “morphina” durante questa traccia è molto semplice, ci basterà godere della cassa dritta che accompagna, tutto frutto dello splendido lavoro del duo di producer romani bbprod, da sempre insieme a Ditonellapiaga.


"Vibrano le pareti viola, labirinti di parole la saliva cola Scende fin giù, sopra la tua schiena Le mie mani un origami di una pantera nera, morfina Sedativo alcolico corre, tra le nostre labbra si scioglie Lentamente, lentamente, lentamente" (da "Morphina")

La seconda traccia, “Non ti perdo mai”, è stata scritta insieme a Fulminacci, ed anticipa l’uscita dell’album. Un pezzo completamente diverso dal primo, le luci stroboscopiche che fino a poco fa ci avevano fatto partecipare ad una serata memorabile, vengono sostituite da “due fari accesi verso il baratro”. Una ballad malinconica, come il cielo che fa da cornice al viaggio di una ragazza che canta di un legame indissolubile. Un viaggio fatto in macchina, ripensando ad un amore che ci ha fatto sognare, battere il cuore, ma che forse adesso è finito, oppure è lontano dal tornare come prima. Alla fine del ritornello Margherita chiede a se stessa se le basterà questo pezzo per stare meglio, per far tornare le cose come prima, ma sa benissimo che in queste situazioni spesso si finisce così, schiantati contro un muro.



Ma al contrario, Margherita non si piange addosso più di tanto, alzando di nuovo i toni con “Vogue” e “Prozac”, due tracce che ci fanno ritrovare le luci strobo tanto care ai bbprod. Sulla falsariga di “Morphina”, assistiamo ad un crescendo di sensualità e follia che culmina con il ritornello di “Vogue” cantato in francese per dare una maggiore idea di glamour, rafforzando la voglia di ostriche sul piatto.

Credevate le feste fossero finite? Invece no, perché in “Prozac” abbiamo un altro assaggio del grande talento di Ditonellapiaga, quello di riuscire a cambiare genere come fosse la cosa più semplice del mondo. In questa traccia i suoni distorti ed acidi accompagnano rime taglienti di quella che sembra una rapper navigata da anni.


"Il mio flow va a scatti sui battiti battimi o batti le mani sui quarti ma giuro se la stappi non scappi non scacci la sete di farmaci e whisky sour" (da "Prozac")

Dopo la baldoria vissuta con questi brani, arrivano 3 pezzi che calmano gli animi e parlano del moto che muove il mondo: l’amore.

Come fai” è uno dei pezzi più intensi dell’album, parla di un amore finito che è difficile da dimenticare, almeno per una delle due parti coinvolte. Il piano e la voce sono i protagonisti di un brano che riesce ad emozionare e ad elevare la voce di Margherita ad un piano superiore, come una stella neo/soul.

L’intensità continua in “Spreco di potenziale”, dove gli ingredienti sono gli stessi: piano e voce, sotto il segno della malinconia. Il ritornello di questo brano ti entra in testa, come quelli che ascolti una sola volta e poi canti sotto la doccia per settimane.



Questa fase più riflessiva (per ora) si conclude con un viaggio sonoro dei più pregiati. Se il ritornello della scorsa traccia era intenso, merito di una voce settata su stilemi Neo/soul ed R&B, qui troviamo un’altra performance da pelle d’oca: “Dalla terra all’universo”.

E' il brano che mette più a fuoco la voce di Margherita, una voce sporca ma allo stesso tempo delicata, adatta per questo tipo di tracce cariche di significato. Ora si parla di un amore che non è finito ma anzi, è alla sua prima fase, quella dell’innamoramento. Nonostante le ansie e le paure di commettere errori, o di venire delusi, ci si perde in questo flusso, e ci si sente come se il proprio cuore venisse “strappato dal petto”.


"Strappami il cuore dal petto Strappami il cuore che non riesco A capire cosa sento Come se per un momento Dalla terra all’universo è solo un passo e mezzo se mi guardi tu" (da "Dalla terra all'universo")

Con “Repito” Ditonellapiaga torna a spingere sull’acceleratore e ingrana la quarta, esattamente come la donna che si mette al volante in cerca di giustizia al centro della canzone. I ritmi questa volta sono latini, un reggaeton che ci riporta alla mente le serate d’estate al mare. Si torna sul genere del rap, se pensavate che in “Morphina” e “Prozac” fosse stato un esperimento pretenzioso, qui avete la conferma: Margherita lo sa fare, e piuttosto bene. Intrise di black humor, le sue rime sono come coltelli affilati che arrivano dritte al petto.


Dopo una folle corsa in macchina, arriviamo all’ascolto di “Connessioni”, brano che parla di cortocircuiti comunicativi, metafora di scarsa connessione sentimentale. A veicolare il testo c’è una base squisitamente R&B, che ci invita a muovere la testa a ritmo della splendida voce di Margherita. Anche qui l’ironia è protagonista, facendo notare la spiccata creatività nella scrittura, segno distintivo che ricorre prepotentemente in tutto il progetto.


Tutto ok” è quello che ci ripetiamo dopo il 5° drink, dopo una storia finita male. Ritorna il suono spregiudicato, stavolta scandito da ritmi afrobeat e basso sincopato. In questa traccia, Margherita è al sesto gin tonic con le lacrime che annacquano il drink e il mascara spalmato sulle guance per una storia d’amore cui è meglio mettere fine.


In “Altrove” ritroviamo il viaggio in macchina vissuto in tracce precedenti ma in chiave diversa: stavolta si tratta di due innamorati che fuggono per abbandonare l’asfissiante città e seguire i propri sogni, finalmente liberi.

Il nostro viaggio si conclude con “Carrefour Express” una delle tracce più travolgenti dell’album. Qui la voce di Ditonellapiaga è leggera, cadenzata, guidata sapientemente da una base che mostra ancora una volta la bravura dei produttori. La menzione di merito va ai tappeti di violini inseriti nel finale, durante il quale si sente un messaggio vocale di Margherita rivolto ad un ragazzo con cui ha avuto una serata sopra le righe, ma che purtroppo è fidanzato.


"Io quando sono con te Sento le gambe che tremano E ricorre sempre il tuo nome Sempre il tuo nome, sempre il tuo nome" (da "Carrefour Express")

In conclusione, volendo essere precisi, il camouflage è anche una tecnica di trucco che mira a nascondere le imperfezioni più profonde della pelle. Al contrario, in questo progetto, Ditonellapiaga non ha paura di far vedere le sue imperfezioni: le ritroviamo e ascoltiamo in molte tracce, ad iniziare da “Morphina” e concludendo con “Carrefour Express”, in cui gioca a carte scoperte. Non aspettatevi un album lineare, tutt’altro, sarà un ascolto che ci lascerà storditi, confusi, ma soddisfatti. Perché la capacità di un’artista di cambiare pelle è cosa rara, soprattutto in questo momento storico, dove il mercato discografico è saturo di prodotti di tutti i generi.


Ditonellapiaga arriva preparata a questo primo esame, completando il percorso iniziato con l’EP “Morsi”, di cui ritroviamo alcuni brani nell'album. Una strada che presto le farà calcare il palco del Festival di Sanremo, dove, in coppia con Donatella Rettore, presenterà il brano “Chimica”, che sarà rilasciato il 4 febbraio, all’interno della versione fisica di “Camouflage”. E se queste sono le premesse, ci sarà da divertirsi.







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