Chi l'ha detto che l'estate è sempre sinonimo di spensieratezza e superficialità? Sophie Ottone, classe '05 nata e cresciuta nei dintorni di Roma, diventa soap con l'uscita dei primi singoli, tra cui "Macchina argento", primo manifesto di un’estetica e di un sound in perfetta sintonia con la generazione z, la stessa di Ariete, Psicologi e amici. Ha tutta la freschezza dei vent’anni, ma anche l’inquietudine dei primi amori e delle delusioni che questi a volte portano con sé. E' appena uscito il suo terzo singolo "Via del corso", che inizia a delineare lo stile artistico della cantautrice.
Il brano, prodotto da aura6am e scritto dalla stessa artista, racconta con nostalgia la fine di una relazione, quel momento in cui tra confusione, sofferenza e mancanza, si mette in discussione tutto. "Via del corso" cattura l'ascoltatore con la sua melodia avvolgente e le parole evocative, consentendo di immergersi in un'atmosfera nostalgica che riporta a ricordi passati. Con abilità, Sophie riesce a far emergere l'incertezza dei sentimenti e la difficoltà di prendere decisioni importanti durante un periodo così delicato della vita. A trasportarci in questo setting è anche il videoclip, diretto da Ivano Barcellona, unione di tanti piccoli flashback. Artista da tenere d'occhio? Secondo me sì!
"Le immagini - racconta soap - si alternano tra scene descrittive della storia passata, dei veri e propri “flashback” di quello che è stato, e scene ambientate nel presente che riflettono quello che si prova ricordandola".
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