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"Cupido Senza Ali" il terapeutico nuovo album di Sina mette a fuoco l'amore in tutte le sue sfaccettature - Intervista

“Cupido Senza Ali” è il nuovo album di Sina, giovane artista sardo che negli ultimi anni si è fatto notare dal pubblico e dagli addetti ai lavori non solo per la collaborazione con artisti del calibro di Rkomi, Mecna, CoCo, Priestess, e con la sua partecipazione a Red Bull 64 Bars, e The Album, ma soprattutto grazie al suo timbro vocale unico e attraverso testi diretti ma allo stesso tempo semplici che riescono ad arrivare dritti al cuore dell’ascoltatore.


L’amore a 360 gradi è il grande protagonista di questo album. I brani sono stati  per l’artista una vera e propria terapia, che lo hanno portato a metabolizzare un forte momento di delusione e disillusione verso la musica, le relazione personali e verso i luoghi che l’hanno visto crescere. Ad accompagnarlo in questo viaggio ci sono: Tancredi sulla traccia Converse e Nike”, Gojardi in “Due Baci” e di Johnny Marsiglia in Il Ragazzo e L’Airone.


Per conoscere appieno "Cupido Senza Ali", abbiamo fatto qualche domanda all'artista!

 

Ciao Enrico! È da poco uscito il tuo nuovo album “Cupido Senza Ali”. Come è nato questo progetto?

Ciao, il progetto è nato per superare un momento di rottura. Avevo bisogno di mettere a fuoco meglio l’amore che è sempre stato il motore della mie azioni e ho sentito il bisogno di parlarne per superare un momento di forte delusione e disillusione verso la musica, le relazioni personali e i posti che chiamo casa.



In questi ultimi anni hai collaborato con artisti molto importanti come Rkomi, Mecna, Coco, Priestess e hai partecipato al RedBull 64 Bars e al The Album. Da questi progetti c’è stato un fatto o un aneddoto che è stato significativo per il tuo percorso artistico?

Ogni evento dal 2020 ad ora è stato significativo per il mio percorso. In questi anni ho fatto tante cose importanti e di qualità anche se non hanno avuto tutte lo stesso impatto. Fa parte del gioco ecco. Quello che mi resta di tutte queste cose è ciò che mi torna indietro dalla gente e dai live.


Nella copertina del tuo album c’è Emma Stokholma vestita da cupido. Come è nata questa collaborazione?

Con Ema c’è stima reciproca e gli ho chiesto tramite un amico in comune semplicemente se avesse voluto far parte della copertina. Una volta avuto l’ok da parte sua siamo andati da lei a Roma per scattare lo shooting. Lei è una donna pazzesca, super carismatica.


Nel primo brano del tuo disco “Parque Scaldati -intro” canti: “Ho fatto il disco dei miei sogni, con i peggiori incubi”. Quanto è stato complicato creare questo album e quale brano è stato maggiormente difficile da scrivere?

Non è complicato fare un disco per chi fa i dischi/scrive le canzoni. Sicuramente è stato un disco sofferto, ma per quanto mi riguarda l’ho fatto per questo. Per metabolizzare, per capirmi meglio, per fare terapia su di me venendo pagato per farla e non il contrario.


Nel brano “Cupido senza Ali” descrivi questo cupido come un “bimbo con le armi”. Perché hai scelto questa immagine?

Perché quando smetti di idealizzare l’amore capisci che è un sentimento pericoloso così come quando levi le ali a cupido ti accorgi che è un bambino con un arma in mano. Tu lasceresti a un bambino un arma in mano? Gli daresti la possibilità di ferirti?


Nel disco ci sono tre featuring con artisti molti diversi tra loro: Tancredi in “Converse/Nike” , Gojardi in “Due baci” e Johnny Marsiglia in “Il ragazzo e l’airone”. Come sono nate queste canzoni e perché hai scelto questi tre artisti per interpretarle?

I ft Sono nati per una questione di stima reciproca. Ho chiesto personalmente agli artisti di far parte del progetto. Volevo chiedere a Tancredi di fare un bel pezzo da un po’ in realtà. Gojardi è stata una scoperta all’ultimo prima di chiudere il disco e johnny l’ho sempre ascoltato da fan, é uno dei miei rapper preferiti.


Che legame c’è tra il brano “Il ragazzo e l’airone” e il film d’animazione omonimo?

Sono molto fan di Miyazaki. Nel film il personaggio del ragazzo rappresenta lui da giovane e l’airone è un po’ la sua guida. Così nel mio brano ho usato questo escamotage per parlare di alcune immagini viste da un ragazzo di provincia che viaggia e scopre il mondo. Questo pezzo ha tante chiavi di lettura ecco.


Cosa ti aspetti che le persone capiscano di te ascoltando “Cupido Senza Ali”?

Non mi aspetto niente dalle persone e dagli ascoltatori. Per me il disco ha uno spessore importante e allo stesso tempo lo trovo molto leggero e fruibile da tutti ma faccio le cose per me sperando che servano anche a qualcun'altro.

 

 

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