Di Martina Strada e Ludovica Petrilli
La terza serata di Sanremo ha avuto un ritmo abbastanza scorrevole e pochissimi momenti cringe, perché evidentemente li abbiamo visti tutti durante la seconda sera. Tra ospiti di alto calibro che non sono stati messi in imbarazzo, una co conduttrice sul pezzo e un paio di monologhi impegnati la serata si rivela piacevole, senza infamia e senza lode. Amadeus vestito da Ferrero Rocher dà il via al teatro ringraziando gli artisti e gli ospiti e dà il via ufficialmente alla terza serata del Festivàl.
Finalmente iniziamo quella cosa complicata del "ho visto lei che presenta lui che presenta lei che presenta me" con Loredana Bertè che presenta Il Tre. Il pezzo è davvero energico, meglio di quando l’abbiamo sentito la prima volta e sembra quasi che anche il pubblico applauda.
Maninni viene presentato da Alfa e il suo brano è sentito e sanremese. I due stasera hanno intenzione di accontentare i loro fan del Fantasanremo, scambiandosi una matita e un fiore. Grazie ragazzi, stiamo già sognando un vostro featuring.
Segue Fred De Palma che presenta i BNKR44 vestiti da cowboy. Portano la loro “Governo Punk” e ci fanno un sacco tenerezza, soprattutto nella loro coreografia. Il brano ci fa lo stesso effetto della prima volta, è giovane e carico di energia, di quelli che riascolteremo sicuramente in cuffia e in radio a fine festival, ma forse non tra i più incisivi della kermesse.
Clara presenta i Santi Francesi, entrambi direttamente da Sanremo giovani. I ragazzi sanno stare sul palco e il loro brano ci convince sempre di più, sicuramente sono tra i pochi che in questo festival hanno rischiato, senza presentarsi con l'ennesima hit fatta ad hoc.
Teresa Mannino inscena una gag simpatica prima di scendere le scale, durante e dopo averle scese. Ci chiediamo per quale motivo Ama l’abbia chiamata solo per questa serata visto che con pochi minuti ha totalmente conquistato il pubblico, prendendo per il culo Amadeus e tutta la Rai. Ironica, senza peli sulla lingua, rilassata e nel suo habitat. Sa come condurre la serata senza annoiare ma portando un elemento di novità rispetto alle due serate precedenti, che giustamente hanno dato più spazio alla musica con Giorgia e Mengoni.
Ora è il momento di Mr. Rain, presentato da Il Volo. “Due altalene” continua ad essere una delle tante canzoni di Mr. Rain, chissà se il pubblico gli rimarrà fedele anche quest’anno posizionandolo nelle prime posizioni.
Il primo ospite della serata è Eros Ramazzotti per i 40 anni dal suo esordio a Sanremo. Ma in che senso 40? Ma è possibile che siano così tanti? Dopo aver cantato “Terra Promessa” brano che lo portò alla vittoria nel 1984, l’artista lancia un messaggio di pace ma per il paese bombardante e non quello bombardato. Dargen e Diodato l'avranno presa benissimo.
Gazzelle presenta Rose Villain. "Click Boom" ci lascia ancora un po' combattute. Il brano sembra contenerne due all'interno, parte in versione pop per diventare poi una dance trap ballabile. Sicuramente uno di quei brani che ha bisogno di più di due ascolti per dare il meglio di sè.
Paolo Jannacci e Stefano Massini portano il dramma delle morti sul lavoro con una canzone "L'uomo nel lampo" che fa capire l'intento del loro intervento: "rompiamo il silenzio". Alla fine del brano Massini dice una cosa che in questo momento storico è da tenere a mente: “Sul palco di Sanremo l’amore è stato declinato in tutti i modi ma non si è mai parlato dell’amore più importante, l’amore per i propri diritti.”
Paola e Chiara dal Suzuki Stage ci fanno ballare come l’anno scorso. Sembra un po' il revival di Sanremo 2023 quel palco. Avremmo voluto non staccassero più il collegamento e invece pubblicità. Non vi mentiremo, qui cominciamo a dare i primi segni di cedimento.
Per presentare "Gloria", una nuova serie tv targata Rai che sarà in onda da lunedì 19, Sabrina Ferilli, per la sua terza volta come ospite al festival, la butta sul ridere e si racconta nei panni della protagonista della serie, prima di chiamare sul palco Dargen D'Amico a presentare Alessandra Amoroso. “Fino a qui” è il solito brano alla Alessandra Amoroso e forse neanche tra i suoi brani migliori. Onestamente per la sua prima partecipazione al festival, ci si aspettava qualcosa in più da lei.
Gianni Morandi nazionale scende le scale e la nostra vita si rischiara, la stanchezza ci lascia per un po’ e questo momento diventa tra i migliori della serata. E chi siamo noi per non cantare in piedi sui nostri divani “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”?
Ora è la volta dei Ricchi e Poveri, presentati da Big Mama che lascia il palco urlando “Super Slay!”. Noi abbiamo un sogno ed è quello di arrivare a 76 anni come Angela, ha più energia di tutti gli altri partecipanti in gara messi insieme. Il pezzo è destinato a diventare un tormentone, come quello dei Cugini di Campagna lo scorso anno.
Dopo un breve collegamento con il gabbiotto di RaiRadio2 arriva Russell Crowe che canta “Let the light shine” e ci fa impazzire. Ci fa impazzire quando dice “Al mio segnale scatenate l’inferno”, ci fa impazzire quando cita John Travolta, mima il ballo del qua qua e a microfono spento dice “what the f*ck”. Finalmente si è capito il significato di ospitare un artista internazionale sul palco.
A bordo della Costa Smeralda si esibisce un altro orgoglio ligure, Bresh con “Guasto d’amore” , che scopriamo anche essere il nuovo inno del Genoa. Un pezzo che ha funzionato sin dal primo momento, insomma.
Irama più assonnato di noi presenta Angelina Mango che ci dà una bella sferzata di energia nonostante sia vestita con un arazzo barocco. Angelina ha 4 polmoni sennò non si spiega da dove possa tirare fuori una voce del genere. La sua esibizione è stata super apprezzata dal pubblico. In un anno ha tirato fuori il meglio di sè fino calcare il palco di Sanremo.
Diodato vestito da giovane padawan Jedi e presentato dai The Kolors, canta la sua “Ti muovi”. Diodato è una delle voci più belle del festival, ma il suo brano non riesce ad imporsi come fece invece “Fai rumore” quattro anni fa.
Tornati dalla reclame ci aspetta il monologo della Mannino che esordisce con "Siamo nel 2024 ma ragioniamo come 2.500 anni fa". L'attrice ci parla in forma ironica sulla convinzione arcaica dell'uomo di esercitare una forma di superiorità sulla natura, demolendola con la sua dialettica sagace. In conferenza stampa aveva definito la sua partecipazione al festival come "un gioco", e da questo intervento capiamo con quale nonchalance riesca effettivamente a giocare con le parole arrivando dritta al punto e a divertirsi nel mentre. Si mostra sul palco e rimane se stessa per tutta la durata della serata, conquistando l'Ariston.
Il monologo continua poi con l'elogio alle formiche tagliafoglia, creatrici di un perfetto sistema agricolo per cui i maschi della specie si limitano a procreare. "Non gli fanno neanche buttare la spazzatura, l'unico compito è fornire gli spermatozoi" e capiamo subito dopo dove vuole andare a concludere: "Gli animali umani invece preferiscono il potere sugli altri uomini, sulle donne, sui bambini, sulla natura. Anche a me piace il potere, ma il potere di, che ha un'altra energia, il potere di ridere e far ridere, di vestirmi con le piume, di cantare stonata, di ballare per strada. Non sono disposta a ignorare le storie non ancora passate, se non è passato non è il momento di passare oltre".
Torniamo alle performance canore con Mahmood che presenta Ghali vestito da Mr. Mime dei Pokèmon. Nonostante il messaggio profondo, questa canzone fatica a coinvolgerci al 100% per via di un'esibizione più sotto tono rispetto alla precedente.
Teresa Mannino distribuisce fiori dicendo “è una cosa di quelle sanremesi, una di quelle gag che non portano a nulla” e comunque è meglio di quelle del comico che sta fuori dall’Ariston.
Emma scende le scale quasi inciampando, presenta i Negramaro e nel dubbio scappano pure due bacetti a stampo per i punti al fantasanremo. Il brano continua ad essere un ritrito brano dei Negramaro, niente di nuovo, niente di emozionante. La voce di Giuliano è esageratamente sprecata per questo brano.
Edoardo Leo a mezzanotte e mezza sale sul palco a fare un monologo molto bello sull'importanza della parola, del ruolo dell'artista e su quanto sia fondamentale la comunicazione e presenta anche la sua nuova fiction Rai, "Il Clandestino".
"Questo presente, tra guerre, femminicidi ecc, ci sta mostrando immagini crudeli. E io come artista che posso fare in concreto? Senti una certa impotenza, pensi di non poter fare granché. Però la vita è strana, un amico ti tradisce, perdi un genitore o un figlio, e in quel momento leggere che qualcuno ha scritto parole per il tuo dolore diventa salvezza. Quando scopri che quella canzone o quella poesia parla di te diventa una cura, medicine per le proprie ferite. Anche quando proviamo una grande emozione, come l’amore, diciamo “non ho parole”. Allora gli dedichiamo una canzone, come se fosse nostra. Ci fa amare di più. Non è solo intrattenimento, è un antinfiammatorio per l’anima"
Annalisa presenta Fiorella Mannoia e anche questa sera rimane impeccabile. Testo schietto e sincero e Fiorella da vera professionista si diverte, passa il messaggio, ci fa ballare, cantare, fa addirittura muovere il pubblico dell’Ariston dopo mezzanotte.
Ci siamo quasi, la serata sta per terminare, noi siamo molto provate e il quattordicesimo artista in gara non ci aiuta a farci riprendere un minimo dalla nostra disperazione. Sangiovanni vestito da mozzo di Capitan Findus viene presentato da quei due felicioni di Renga e Nek. Ci dispiace per la storia finita di Sangio, ma questa canzone è veramente troppo debole per questo festival. Ci chiediamo però quanti punti sono al Fantasanremo "mostrare le chiappe in mondovisione mentre doni i fiori al direttore d'orchestra".
Gli ultimi artisti in gara sono i La Sad, presentati da Geolier. Non so se è una mia impressioni ma i ragazzi li vedo scombussolati stasera. Nonostante ciò fanno un sacco di punti al Fantasanremo rubando la borsetta a Giulia Salemi e si fanno rincorrere da Amadeus che in un momento di mentalbreakdown comincia ad urlare le cose come “LA SAED!”. Ama palesemente noi in questi giorni.
Gianni Morandi ricompare sul palco per cantare “Apri Tutte Le Porte” e a noi passa il sonno. Sanremo può durare altre tre ore se Gianni ci fa cantare. Anche se il turbamento per l'arrivo della classifica della serata è nell'aria.
Ed ecco la top5 della terza serata:
1. Angelina Mango
2. Ghali
3. Alessandra Amoroso
4. Il Tre
5. Mr. Rain
Il primo posto lo davamo un po' per certo, il secondo non ci dispiace, ma gli altri tre ci fanno guardare in giro come il meme di John Travolta - quello di Pulp Fiction, non quello di ieri sera.
Ci diamo appuntamento a stasera sul nostro gruppo whatsapp per commentare live e sui profili ig e TikTok per commentare insieme la puntata di stasera che è quella che aspettiamo tutti sempre con più ansia: stasera ci sono le cover!
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