Matteo Gheriglio Fierro oggi ci racconta il concerto dei Coma Cose al Circolo Magnolia del 12 settembre
"Parto dal presupposto che non sono il tipo che si commuove e che i Coma Cose li ascolto da Maggio. Ero andato alla loro data a Milano, sapevo che sarebbe stato bello, anche perché li avevo già ascoltati live in passato al MI AMI Festival e a Prato, ma non mi sarei mai aspettato una cosa simile. Il concerto di per sè era normale: io prima fila come sempre, canto a squarcia gola, pogo e mi diverto. Poi ci fu il bis di “Anima Lattina” (canzone che mi piace, ma che non è nemmeno una delle mie preferite), e lì provai la più grande emozione mai vissuta da me in un live. “Che poi sono gli anni di mio papà, aveva gli occhi tristi e in macchina Battisti [...] le mani sul volante erano grandi come le zampe di un leone.” E qui le lacrime iniziano a scendere come una cascata, pensavo alla bellezza di quella canzone, pensavo a mio padre, che da piccolo paragonavo sempre ad un leone perché mi sembrava fortissimo ed enorme, pensavo ai mille viaggi in auto fatti con lui, ascoltando la sua musica, che ha praticamente plasmato parte dei miei gusti di oggi. Ho pensato a quanto gli voglio bene e a quanto i ricordi con lui siano stupendi.
Grazie Coma Cose, la mia anima è lattina."
Vuoi anche tu raccontarci un tuo concerto o di qualche disco? Scrivici alla nostra mail.
댓글