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Immagine del redattoreIndieVision

Chi è BAIS? - Intervista

In occasione del live al Circolo Ohibo del 25 gennaio di BAIS, abbiamo avuto la possibilità di fargli qualche domanda.

1. Ciao Luca, descriviti in 140 caratteri.

Ciao, mi chiamo Luca, suono la chitarra e canto. Prima suonavo in un gruppo che si chiamava Zebra, ora ho un progetto solista che va sotto il nome di Bais.

2. Sappiamo che hai vissuto in più posti in Italia. Cosa ti ha segnato di ogni posto?

Mi ha segnato l’amore e l’affetto degli amici e la presenza o l’assenza di un fiume, delle montagne e della natura in generale.

A Bassano per esempio, la città dove sono cresciuto, sto piuttosto bene. Oltre alle cose sopracitate, quasi tutti i miei amici suonano o fanno arte in generale, c’è un grande fermento artistico.


3. “Sono solo questa sera, come ogni giorno ormai da un anno” è quello che vuoi? Perché ti auguriamo che tu non sia solo al tuo live al Circolo Ohibo questo sabato.

Me lo auguro anch’io :)

Chiaramente non è quello che voglio, è soltanto una riflessione. Poco più di un anno fa ho cambiato casa e sono andato a vivere da solo e questo cambiamento ha influito molto sulla mia vita e di conseguenza anche sulla musica. Non penso che essere solo sia una cosa solo negativa. Se impari a vivere con te stesso, essere solo può diventare una cosa anche positiva.


4. Descrivi la città Milano con una parola? “Sfinge” non vale

Camaleontica


5. Tre canzoni che consiglieresti a un amico 

“Stay high” di Brittany Howard, semplicemente perchè è un pezzone di un disco stupendo.

“Gymnopèdies” di Erik Satie, le ascolto (insieme ad altra musica classica) quasi ogni mattina mentre faccio colazione, ti mettono serenità. Provare

“Head Title aka Distant Lover” di Marvin Gaye, sono in fissa con questa canzone da un mese… non so perchè.


6. Cosa ti ha portato a scrivere e realizzare musica?

Non c’è stata una causa scatenante, è stato più un processo naturale. Ho iniziato a suonare la chitarra perchè vedevo un mio amico che lo faceva e volevo provarci anch’io. Dopodiché ho suonato in due gruppi e iniziato a creare musica insieme.

Iniziare a scrivere in italiano però è stato tanto difficile quanto bello e stimolante, come se fosse una seduta dallo psicologo… all’inizio sei un po' titubante e scettico, poi acquisti sempre più consapevolezza.


7. Ti sei già tolto qualche soddisfazione a livello artistico?

Ogni giorno cerco di essere soddisfatto di alcune piccole cose, piccoli traguardi artistici, tipo scoprire un nuovo accordo o scrivere un pensiero. Per ora ad altre cose non ci penso.


8. Una domanda che nessuno ti ha mai fatto alla quale avresti voluto rispondere?

Mmh, forse, “Se potessi scegliere 5 artisti (anche del passato) con chi ti piacerebbe collaborare?”

Anche se ce ne sarebbero molti di più con cui vorrei collaborare ora come ora risponderei così: David Bowie, Connan Mockasin, Philip Glass, Damon Albarn, Lucio Battisti.



Vi aspettiamo il 25 gennaio 2020 al Circolo Ohibò per il suo live. Info evento qui

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