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Calmocobra, il significato dietro le canzoni del nuovo album di Tananai - Recensione

Articolo a cura di Michela Ginestri, Martina Strada e Ludovica Petrilli.


Il 18 ottobre è uscito “Calmocobra”, il nuovo e attesissimo album di Tananai. Una data importante per i fan, visto che sono passati quasi due anni dall’ultimo progetto dell’artista milanese. Il suo primo album, “Rave, Eclissi”, era stato un successo travolgente, con il quale Tananai aveva mostrato due facce opposte della sua personalità: quella più spensierata e festaiola (il lato “rave”) e quella più profonda e riflessiva (il lato “eclissi”).



Con “Calmocobra”, però, c'è un cambiamento evidente. Tananai ci invita a scoprire la sua parte più matura e personale, puntando i riflettori sui rapporti umani e sulle emozioni che da questi nascono. L’album si concentra sulle sfumature delle relazioni, esplorando i sentimenti e le dinamiche che le caratterizzano.


«Io voglio restare calmo, perché tutto quello che mi circonda, le persone, le cose, gli alberi, gli animali, un fuoco che divampa io li voglio vedere per quello che sono, voglio distinguerne i contorni, li voglio guardare negli occhi. Calmo. Cobra.»

“Calmocobra” è composto da 12 tracce, tra cui 9 brani inediti, che mostrano un Tananai più maturo e consapevole. L'album è stato anticipato da tre singoli di grande successo: "Veleno", già certificato disco di platino poi "Storie Brevi", una collaborazione con Annalisa che ha ottenuto il doppio disco di platino e "Ragni", un singolo intenso che aggiunge profondità al progetto.


Facciamo insieme una panoramica traccia per traccia dell'album "Calmocobra", con una riflessione sui significati e le emozioni che emergono in ciascuna canzone.


 

FANGO (prodotta da Tananai)

"Fango" è l'introduzione all'album e rappresenta una riflessione intima sul percorso di Tananai dopo due anni intensi sotto i riflettori. È stato il primo pezzo scritto per questo nuovo progetto e ha un valore simbolico importante.


Il testo nasce in modo spontaneo, osservando la sua ragazza mentre si trucca, un'immagine apparentemente banale ma che riesce a ispirare una riflessione profonda. Questo dettaglio si collega all'idea centrale della canzone: non smettere mai di emozionarsi per le piccole cose, anche quando ci si trova in situazioni difficili, come nel fango della vita. Tananai esprime la volontà di continuare a comunicare e raccontare storie, proprio come quando era un ragazzino con le cuffie nella sua stanza, ma ora lo fa da artista affermato, sui grandi palchi.


BOOSTER (prodotta da Tananai, Simonetta)

Con "Booster", Tananai ci trasporta in un viaggio nostalgico nell'adolescenza, evocando i ricordi di quei momenti di spensieratezza e anche di irresponsabilità che tutti abbiamo vissuto. Questo brano riporta alla luce il lato più scanzonato e ironico dell'artista, lo stesso che abbiamo conosciuto durante la sua prima partecipazione a Sanremo. È un pezzo energico e dinamico, che contrasta con l'introspezione di altri brani dell'album, ma che mantiene comunque una sua profondità legata al concetto di crescita. La frase “un, deux, trois cosa cazzo ne sa di noi” diventerà probabilmente un coro irresistibile durante i live.


RAGNI (prodotta da Tananai, Simonetta)

"Ragni" è una ballad dolceamara, che esplora le paure e le complessità delle relazioni amorose. Uscita a settembre come anticipazione dell'album, la canzone si presenta come una dichiarazione d'amore ma anche una richiesta di aiuto, un invito a essere accuditi e curati. Il brano è una promessa di migliorare, di imparare dagli errori passati e di crescere all'interno della relazione.


"Ragni" è  dichiarazione d’amore che entra facilmente in testa. Il ritornello “tu curami, curami, curami sempre” la rende una delle più memorabili del disco, anche se forse non la più profonda o ambiziosa dal punto di vista musicale.


PUNK LOVE STORIA (prodotta da Michelangelo)

"Punk Love Storia" è una delle tracce più aggressive e ironiche di "Calmocobra", con sonorità elettroniche che richiamano gli anni ‘70/’80, un mix di vintage e modernità che colpisce subito. La canzone racconta una love story “sporca”, una relazione travagliata destinata a finire male fin dall'inizio. La storia d’amore ha un'atmosfera da gangster movie, con riferimenti alla celebre coppia criminale Bonnie e Clyde, caratterizzata da azioni impulsive e pericolose. Bonus: il riferimento a Tiziano Ferro è la cosa più bella e inaspettata di tutte.


ANDRONE (prodotto da Tananai)

"Androne" è una canzone che colpisce subito, tipica dello stile di Tananai. Racconta la fine di un amore attraverso immagini e metafore originali, mettendo in luce come, nei momenti più difficili, la mente possa perdersi in pensieri strani, come il chiedersi se ci sia qualcuno capace di cucinare un panettone come si deve.


Sebbene parli della fine di una storia d'amore in modo caratteristico, il brano non riesce del tutto a convincerci. Forse sono le domande assurde sul panettone o i pensieri espressi mentre si è seduti sul pavimento della metro A. Tuttavia, è innegabile che il miglioramente vocale rispetto ai primi singoli sia totalmente evidente da questa canzone.


VANIGLIA (prodotta da Tananai)

"Vaniglia" è una canzone che presenta alcune delle strofe più dirette e crude mai scritte dall'artista, incastonate in una produzione dolce e “zuccherosa”. Questo contrasto mette in luce come opposti possano convivere all’interno di una sola anima. Senza dubbio, è uno dei brani più riusciti di questo album ed è anche un brano totalmente in stile Tananai, di quelli che ci si aspetta da lui in un disco. La fusione tra rime incisive e una sonorità più leggera crea un equilibrio affascinante.


GUARDA COSA HAI FATTO (prodotto da Tananai, Simonetta)

Esplora il momento in cui due persone che si conoscono si rincontrano dopo un po' di tempo. In questo frangente, si riscoprono diversi, trasformati e maturati. Il legame che li unisce viene scosso da nuove emozioni, riportandoli alle fasi iniziali della loro relazione, con tutte le paure, le ansie e le farfalle nello stomaco che ne derivano, come se dovessero ricominciare a conoscersi da capo.  A livello canoro in alcune parti lui è irriconoscibile, molto bravo.


VELENO (prodotto da Tananai, Simonetta)

Un altro brano impossibile da non tenere a mente, un altro ottimo prodotto firmato Tananai. Questo brano segna l’inizio del nuovo percorso discografico di Tananai, uscito a marzo 2024 e già certificato disco di platino. Racconta di un amore che cerca risposte, tracciando un viaggio pieno di rischi, dove il desiderio di vivere intensamente la relazione e di mettersi in gioco supera la paura di farsi male.


NESSUN CONFINE (prodotto da Tananai)

Una vera e propria serenata, una storia d’amore ambientata in un bar inglese. Racconta di un ragazzo il cui unico modo di esprimere affetto sono i cori da stadio e di una ragazza che, purtroppo, lo lascerà troppo presto a causa di una malattia.

Musicalmente, è uno dei brani più riusciti, il ritornello è particolarmente coinvolgente e interessante, mentre le strofe possono lasciare l'ascoltatore con qualche perplessità.


STORIE BREVI (con Annalisa) (prodotto da Tananai, Simonetta)

Brano semplicemente radiofonico che ha accompagnato la nostra estate. Un po' fuori dal tempo e senza la menzione di cocktail e altri clichè estivi. In duo con Annalisa, è il racconto dei due protagonisti che, uniti in un gioco vizioso ma al tempo stesso romantico, sono in grado di creare una dimensione interamente loro. 

 

MARGHERITA (prodotto da Tananai)

"Margherita" segna il ritorno di Tananai con un brano che richiama il mood di "Maleducazione". Con la frase "sembra una danza poetica", è lui a descriverci direttamente il brano, una sorta di dedica a questa Margherita, arricchita da una base molto ballabile.


Caratterizzata da una produzione sbarazzina e quasi sexy, "Margherita" rappresenta un tipo di canzone che Tananai non aveva ancora esplorato nella sua discografia, portando un colore nuovo e inesplorato. Questo brano celebra l’indipendenza sessuale femminile; attraverso la propria esperienza personale, l’artista invita ogni donna a sentirsi libera con il proprio corpo, abbracciando quegli atteggiamenti che, sfortunatamente, vengono ancora spesso malvisti se adottati da una donna, mentre sono generalmente accettati quando a farli è un uomo.

 

RADIOHEAD (prodotto da Okgiorgio)

"Radiohead" è l'ultimo brano dell'album e rappresenta un riassunto perfetto della carriera di Tananai. Non solo racconta la sua adolescenza nella periferia milanese e il sogno di lasciarla per qualcosa di più grande, ma riflette anche gli ultimi anni della sua vita e del suo percorso musicale. È un sogno di fuga da una periferia che sembra troppo piccola per i desideri che si nutrono.



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