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Immagine del redattoreMartina Strada

"Amore e Rivoluzione" come critica alla realtà: il nuovo album degli Eugenio In Via Di Gioia

Martedì 17 maggio gli Eugenio In Via Di Gioia hanno presentato al Teatro Filodrammatici di Milano (dietro il Teatro alla Scala per chi non fosse pratico del capoluogo lombardo) il loro nuovo album “Amore e Rivoluzione”, uscito venerdì 20 maggio su ogni piattaforma disponibile.

Maura Gancitano e Andrea Colamedici di Tlon hanno moderato l’incontro e insieme alla band torinese hanno sviscerato i vari pezzi alternando ironia, serietà e commozione.

“Amore e Rivoluzione” è stato descritto dalla band come una critica alla realtà leggera ma crudele. È anche un album transgenerazionale (“come i film della Disney” dice Eugenio ridendo) perché ci sono loro quasi tutti trentenni, c’è Elio in “Quarta Rivoluzione Industriale”, c’è Franscesca Michielin – classe ’95 – in “In Cima”, Duffy che rappresenta la Gen Z ha prodotto “Plot Twist” e lo Zecchino D’Oro canta in “Filastrocca Per Grandi”.


Alcuni brani sono stati scritti in pandemia mentre altri sono ancora più vecchi come “Provincia Assassina” che è del 2017 ma sono cresciuti e ora li troviamo nel nuovo album. La pandemia, i mesi di isolamento hanno influito sui brani perché hanno dato modo alla band di lavorare riflettendo sullo stare da soli e la solitudine in sé perché certo non è facile non avere nessuno intorno ma il risvolto della medaglia è la possibilità di scoprire e scoprirsi.




“Amore e Rivoluzione” è stato prodotto da Vittorio Cosma (tra le mille cose anche tastierista degli Elio E Le Storie Tese) nel suo studio di Milano dove i quattro si erano trasferiti in pianta stabile: Cosma, raccontano, ha chiuso i ragazzi in studio per rimettere in prospettiva ciò che sono, il loro modo di lavorare e approcciarsi ai testi. Il produttore descrive il lavoro degli Eugenio In Via Di Gioia come un album più sentimentale, nel senso che è proprio denso di sentimento rispetto ai lavori precedenti dove i testi sono più logici e razionali mentre la musica è l’elemento onirico.

Il rapporto tra Vittorio Cosma e i torinesi risale a Sanremo 2019 quando il tastierista li aiutò ad arrangiare la cover de “Il Ragazzo della via Gluck” di Celentano. Da lì, nonostante ci sia stata la pandemia di mezzo, il rapporto si è solo intensificato e Cosma lo descrive come uno scambio profondo tra loro perché i ragazzi parlano di temi importanti unendo la razionalità e il sentimento senza scadere nello scontato (e fa una piccola shade ad un giovane cantautore italiano un po’ troppo pieno di sé).

Fuori dalle discoteche che si ammazzino per un'idea E non perché hanno sete

Il lavoro è accompagnato da un piccolo libro che contiene dodici racconti scritti da alcuni ragazzi di Scomodo, un’organizzazione con l’obiettivo di incentivare la partecipazione sociale e culturale giovanile. Le copie saranno disponibili ai concerti e con la copia fisica dell’album.

Le ragazze e i ragazzi hanno scritto i racconti che si ispirano ai brani leggendone inizialmente solo il testo della canzone, ciò che ne è uscito fuori è un libricino con dei racconti toccanti e davvero belli.

Con Scomodo gli Eugenio In Via Di Gioia mettono le basi per quella che è una rete tra diverse realtà che altrimenti verrebbero incasellate ed etichettate come diverse e differenti.


Nel complesso è un album davvero pieno di sperimentazione, ironia e temi tutto meno che scontati. Ascoltate “Amore e Rivoluzione” per intero, fatelo vostro e prepariamoci per vederci sotto i palchi degli Eugenio In Via Di Gioia con la loro sezione fiati, la sezione archi e Giovanni Cosma (il figlio di Vittorio, ndr).




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