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Ciao Elisabetta: anima e sorriso dell'indie italiano, nonché icona del punk anni '90

di E.P.

Addio a Elisabetta Imelio, bassista e fondatrice dei Prozac+ oltre che leader dei Sick Tamburo.


Bassista, cantante, donna, guerriera. Impossibile non ricordare la grinta e il sorriso che portava sul palco a ogni concerto. Continuerà a risplendere anche ora Elisabetta Imelio, bassista dei Prozac+ e leader dei Sick Tamburo, che questa notte si è spenta all’età di 44 anni dopo una lunga lotto contro il cancro. A darne il triste annuncio è stato questa mattina, 1 marzo, il Messaggero Veneziano.

Oltre ad aver rivelato, anni fa, di lottare prima contro un tumore al seno e poi contro quello al fegato - Elisabetta ha inciso due anni fa, insieme a Gian Maria Accusani, il brano "La fine della chemio", cantato insieme a Jovanotti, Elisa, Manuel Agnelli, Tre Allegri Ragazzi Morti, Samuel, Meg, Lo Stato Sociale e PierPaolo Capovilla.

Per ricordare Elisabetta, ripercorriamo insieme la sua carriera artistica.

Fondati a metà degli anni ’90, i Prozac+ iniziano la loro avventura per volere di Elisabetta, Accusani ed Eva Poles.

Caratterizzato da toni punk e testi molesti, il secondo album della band “Acida Acida” del 1998 - ideale seguito di "Testa plastica" del 1996 - raggiunge un grande successo tanto da portare il gruppo a essere un punto di riferimento del genere punk nostrano e del panorama musicale indipendente italiano. Seguiranno poi altri lavori discografici come, tra gli altri, i dischi "3Prozac+" del 2000, "Miodio" del 2002 e "Gioia nera" del 2004.

Nonostante la pausa e una “reunion” nel 2008 dei Prozac+, Emanuela non si separerà mai dal suo partner musicale Accusani, con cui fonda i Sick Tamburo nel 2007.

Vedono così la luce album come "Sick Tamburo" del 2009, "A.I.U.T.O." del 2011, "Senza Vergogna" del 2014, "Un giorno nuovo" del 2017 e "Paura e l'Amore" del 2019 dove i testi delle canzoni raccontano la battaglia di Emanuela contro la malattia.


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